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Oms, clima è al primo posto sfide salute nel nuovo decennio

Per via degli effetti dell'inquinamento

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 14 GEN - Sono urgenti, globali e necessitano di una risposta con sforzi e investimenti da più settori: sono le 13 priorità e sfide di salute, che l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha individuato per il prossimo decennio. Al primo posto c'è la crisi climatica, che è anche una crisi di salute per via degli effetti dell'inquinamento, seguita dall'intervento nelle aree di crisi e conflitto, e il colmare le disuguaglianze nell'accesso alla salute.
    "Nessuno di questi temi è semplice da affrontare - spiega il direttore generale Tedros Adhanom Ghebreyesus - ma sono raggiungibili. La salute pubblica è una scelta politica". E la prima scelta d'intervento va fatta, per l'Oms, sulla crisi climatica, visto che l'inquinamento dell'aria uccide ogni anno 7 milioni di persone, il cambiamento climatico causa eventi sempre più estremi, aumentando malnutrizione e la diffusione di malattie infettive, come la malaria. Quest'anno l'Oms lavorerà per sviluppare una serie di politiche preventive per i governi, per ridurre i rischi per la salute dall'inquinamento. Altra sfida del nuovo decennio sarà continuare a portare assistenza sanitaria nelle aree dove sono in corso conflitti e crisi. Nel 2019 sono stati 978 gli attacchi alle strutture sanitarie in 11 paesi, che hanno causato 193 morti. Per ridurre invece le disuguaglianze nell'accesso alla salute e l'aspettativa di vita tra paesi ricchi e poveri, l'Oms invita tutti i paesi a stanziare l'1% del loro Pil alle cure primarie, per dare i servizi sanitari essenziali vicino casa. Poi bisognerà lavorare per aumentare l'accesso ai farmaci, fermare le malattie infettive, prepararsi ad nuova pandemia provocata da un nuovo virus, a cui la maggior parte delle persone saranno esposte, e lavorare sull'antibiotico-resistenza. (ANSA).
   

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