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Certificazione qualità per il 60% ospedali privati

Rapporto sociale Aiop, buona la soddisfazione degli utenti

La corsia di un ospedale

Redazione Ansa

  Oltre il 60% degli ospedali privati iscritti è certificato ISO 9001, il 70% è in possesso del modello organizzativo 231, oltre l'80% ha un sistema di Risk management e formazione sull'anticorruzione. I numeri vengono dal primo bilancio sociale dell'associazione Italiana Ospedalità Privata (Aiop), presentato oggi a Roma, da cui si deduce anche un buon indice di soddisfazione dei pazienti e dei familiari. Il 90% delle strutture associate, rileva il documento, è dotato di accreditamento istituzionale e presenta una carta dei servizi e un servizio di gestione dei reclami. Circa l'80% delle strutture appartenenti al campione effettua almeno ogni due anni un'analisi di customer satisfaction, e l'indice medio di soddisfazione di utenti e familiari è dell'83%. "Per le strutture accreditate - si legge - i giudizi "molto o abbastanza soddisfatti" sono stati il 93%. Per gli ospedali di diritto privato i "soddisfatti" sono stati l'86,1%". Il Bilancio sociale Aiop, ha sottolineato la presidente Barbara Cittadini, indica quanto non emerge, chiaramente, dalla semplice rendicontazione economica dell'attività aziendale."Se il nostro Servizio Sanitario Nazionale è un elemento di civiltà, del quale dobbiamo essere fieri e orgogliosi, lo dobbiamo, anche, al lavoro quotidiano della componente privata del SSN. Un lavoro che non si limita ad una corretta gestione d'impresa ma, invece, si amplia ad una presenza sul territorio delle nostre strutture come attori sociali essenziali, oltre che come soggetti in grado di garantire servizi sanitari di elevata professionalità, possibilità di lavoro qualificato, attenzione agli aspetti ambientali. L'auspicio è che questo modello virtuoso di assistenza sanitaria, che vede protagoniste le strutture sanitarie di diritto privato insieme alla componente pubblica, possa essere sempre più riconosciuto e supportato da politiche adeguate".
   

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