Rubriche

Speranza, carenze di personale sanitario in tutta Italia

Il modello attuale di programmazione non è adeguato

Redazione Ansa

 "Il Servizio Sanitario Nazionale ha significative carenze di personale su tutto il territorio nazionale, e ritengo il modello attuale di programmazione della spesa con silos e tetti rigidi non adeguato alle sfide attuali".
    Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza durante un'audizione alle commissioni riunite Affari Sociali e Sanità.
    "La carenza di medici specialisti - ha aggiunto - dipende anche dalla distribuzione per età dei dirigenti medici, il 28% ha tra 60 e 67 anni. Il decreto legge 'Calabria' ha introdotto disposizioni per assumere il prima possibile gli specializzandi prossimi al titolo, e stiamo valutando come integrare meglio la formazione specialistica e l'inserimento nelle strutture sanitarie. Il tetto di spesa fissato per l'assunzione del personale non può ritenersi sufficiente a soddisfare il fabbisogno. La mia idea è che un modello con silos e tetti non è adeguato al tempo presente".
    Il ministero, ha sottolineato Speranza, sta lavorando anche ad un cambiamento del corso di specializzazione per i medici di medicina generale. "Sono consapevole del ruolo sempre più centrale nel governo della domanda di salute dei medici di base, e si rende necessario un percorso di revisione del corso di formazione specialistica, con il coinvolgimento di tutti gli attori coinvolti. Un confronto con le principali associazioni è già stato avviato". 

Al lavoro su riforma piani rientro e riparto
 Il ministero della Salute sta lavorando a una riforma della normativa sui piani di rientro e sul sistema di riparto del Fondo Sanitario Nazionale tra le Regioni. Lo ha affermato il ministro della Salute Roberto Speranza durante una audizione con le commissioni riunite Affari Sociali e Sanità. "Stiamo rivedendo la normativa sui piani di rientro - ha sottolineato Speranza -. La governance ha prodotto risultati importanti per la spesa, ma non altrettanto positivi per l'erogazione dei Lea, stiamo lavorando per ammodernare la normativa privilegiando l'affiancamento e l'intervento selettivo in accordo con le Regioni. Sarà oggetto di approfondimenti il tema della mobilità sanitaria e i costi connessi". Per quanto riguarda i criteri del riparto, ha aggiunto Speranza, serve una modifica profonda. "Il sistema di finanziamento annuale prevede il riparto secondo la 'quota capitaria pesata', ma non è sufficientemente equo per ripartire le risorse. Rivedere il sistema di allocazione richiede inevitabilmente un'elaborazione di una complessa mole di dati centrata sull'individuo al fine di calcolare un fabbisogno regionale collegato alle effettive esigenze della popolazione".
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it