(ANSA) - ROMA, 18 LUG - Non solo colpi di calore, ma anche
crampi, rash cutanei, edemi. Oltre ad aggravare le malattie, il
caldo può provocare diversi problemi di salute. A sottolinearlo
è il nuovo Piano Nazionale di Prevenzione degli effetti del
caldo sulla salute, pubblicato sul portale del Ministero della
Salute.
ERUZIONE CUTANEA: È dovuto ad una ostruzione dei dotti delle
ghiandole sudoripare e può essere accompagnato da infiammazione,
prurito e pustole eritematose. COSA FARE: È una condizione che
si risolve spostando la persona in un luogo fresco e riducendo
la sudorazione tramite bagni freschi o alleggerendo
l'abbigliamento.
CRAMPI DA CALORE: Sono causati da uno squilibrio
elettrolitico oppure da una carenza di sodio, dovuta alla
perdita di liquidi. COSA FARE: È consigliabile far assumere una
posizione con gli arti superiori sollevati di almeno 4 cm
rispetto al cuore, rinfrescando con acqua fredda le gambe.
Reintegrare i sali minerali persi e reidratare per via orale o
endovenosa.
EDEMA DA CALDO: È causato da vasodilazione periferica con
accumulo di liquido nelle gambe e si tratta di un sintomo da non
sottovalutare poiché può essere associato a scompenso cardiaco.
Sono più a rischio persone anziane non acclimatate. COSA FARE:
Spostare la persona in un luogo fresco, tenendo le estremità
sollevate ed eseguendo movimenti per favorire il reflusso
venoso. Si possono effettuare delle docce fredde sulle gambe.
LIPOTIMIA DA CALDO: È un'alterazione transitoria della
pressione rispetto ai normali valori, dovuta a vasodilatazione e
caratterizzata da vertigini, offuscamento visivo, ipotensione
con diminuzione dell'apporto di sangue al cervello. I pazienti
hanno una temperatura corporea normale e riprendono coscienza
una volta che sono in posizione supina. COSA FARE: spostare la
persona in un luogo fresco, far assumere una posizione supina
con le gambe sollevate rispetto al cuore, somministrare una
soluzione reidratante.
STRESS DA CALORE: È un sintomo di maggiore gravità e si
manifesta con debolezza, nausea, vomito, cefalea, tachicardia ed
ipotensione, confusione, irritabilità. La temperatura corporea
può essere leggermente elevata ed è comune una forte
sudorazione. Può essere confusa con una malattia virale ma se
questa condizione non viene trattata immediatamente, può
progredire fino al colpo di calore. COSA FARE: spostare la
persona in un ambiente fresco e reintegrare i liquidi; favorire
il raffreddamento del corpo togliendo gli indumenti e applicando
degli impacchi freddi. Nei casi più gravi, trasportare il
paziente al pronto soccorso.
COLPO DI CALORE: è una condizione di emergenza vera e
propria, in cui il ritardato trattamento può portare anche al
decesso. Avviene quando la capacità di termoregolazione è
compromessa e la temperatura corporea raggiunge i 40 gradi. Si
può presentare con letargia, nausea, vertigini,
iperventilazione, tachicardia, edema polmonare, aritmie e
delirio che può progredire fino alla perdita di coscienza. COSA
FARE: richiede, specie se colpisce neonati o anziani,
l'immediato ricovero in ospedale.(ANSA).
Dai crampi al colpo di calore, cosa si rischia con l'afa
Dal Ministero il nuovo Piano di Prevenzione su effetti del caldo