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Fnomceo,verifica Ordini su aggiornamento medici per dicembre

Consulcesi, centinaia di domande. Nessuno vuole rischiare la sanzione

Consulcesi: "I medici non vogliono correre rischi, in poche ore abbiamo ricevuto centinaia di domande"

Redazione Ansa

 Comunicazione agli Ordini del presidente della Federazione degli ordini nazionali di medici chirurghi e degli odontoiatri Filippo Anelli sull'aggiornamento professionale dei camici bianchi. Nel documento viene ricordato che spetta ai singoli Ordini la verifica del rispetto dell'obbligo di legge e invita a mettersi in regola tassativamente entro il 31 dicembre 2019.
    "I medici non vogliono correre rischi, in poche ore abbiamo ricevuto centinaia di domande. La nostra organizzazione tecnico-legale garantirà tutte le soluzioni per non essere sanzionati e per tutelarsi dalle denunce di malpractice sempre più collegate al mancato aggiornamento Ecm (Educazione continua in Medicina)", afferma Massimo Tortorella, presidente di Consulcesi, gruppo leader nella formazione e tutela dei professionisti sanitari. "Nell'ultimo triennio ho conseguito il doppio dei crediti ma in quelli precedenti sono inadempiente. Come faccio a sanare la mia posizione?", "Come faccio a trasformare in crediti l'autoaggiornamento?", "Ho difficoltà a trovare vecchi certificati di corsi completati, come posso recuperarli?": queste solo alcune delle domande ricevute da Consulcesi da parte dei medici. "Per questo - annuncia Tortorella - abbiamo rafforzato i nostri servizi, creando lo Sportello Informativo. I nostri esperti sono a disposizione gratuitamente al nostro numero verde e sull'area riservata del nostro sito". "Riteniamo che il nuovo corso inaugurato da Fnomceo non sia un giro di vite - aggiunge - ma sia invece l'occasione per evitare che l'eccellenza e la credibilità della sanità italiana siano messe in discussione per quei pochi medici che non si aggiornano. Il rafforzamento delle verifiche permetterà anche di incentivare la creazione di un sistema sempre più orientato alla premialità e alla trasparenza nei confronti dei pazienti". E conclude: "Anche questo rappresenta un volano per rasserenare gli animi e stemperare le tensioni che si tramutano in aggressioni e denunce ai medici, ricordando che la formazione rappresenta un requisito sempre più importante nelle cause di responsabilità professionale". (ANSA).
   

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