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In Italia pochi gastroenterologi, screening sono a rischio

Aigo, solo 1400 e diminuiranno. Allarme test prevenzione tumori

In Italia pochi gastroenterologi, screening sono a rischio

Redazione Ansa

In Italia i gastroenterologi sono pochi, solo 1.400, ed il loro numero diminuirà ancora a breve per effetto di pensionamenti e quota 100: a rischio è dunque l'esecuzione di vari test di screening, a partire dalle colonscopie per la prevenzione del cancro al colon retto, la seconda forma tumorale più diffusa in Italia con 51.300 nuovi casi nel 2018. E' questo l'allarme lanciato dall'Associazione Italiana Gastroenterologi ed endoscopisti Ospedalieri (AIGO).

Ogni anno si eseguono in Italia oltre 2.400.000 prestazioni di endoscopia digestiva, tra cui anche la colonscopia, ma i gastroenterologi sono solo, appunto, poco più di 1.400: a causa di questa grave sproporzione, l'AIGO segnala il rischio per i pazienti di tempi di attesa lunghissimi per poter effettuare questi esami, fondamentali per la prevenzione di patologie molto gravi come ad esempio il tumore del colon retto. Questo sarà uno dei temi trattati al Congresso nazionale delle malattie dell'apparato digerente, a Roma da oggi, in occasione del quale l'Associazione celebra anche il 50/mo dalla sua fondazione. Aigo stima che ciascun gastroenterologo esegua in media ogni anno oltre 1.700 esami endoscopici. Ma la situazione è destinata ad aggravarsi a causa della carenza di specialisti, poichè i posti previsti nelle scuole di specializzazione di gastroenterologia sono insufficienti: per il 2018 sono solo 89.

"La mancanza di gastroenterologi - sottolinea Giuseppe Milazzo, presidente dell'AIGO - rappresenta oggi un grave problema: secondo i dati pubblicati proprio in questi giorni dal Ministero della salute, le malattie dell'apparato digerente causano oltre 550.000 ricoveri ogni anno e rappresentano l'8,9% di tutte le ospedalizzazioni. E' evidente come di fronte a patologie così diffuse andrebbe aumentato il numero dei gastroenterologi, che sono gli specialisti di elezione per trattarle. Al contrario, il loro numero nei prossimi anni si ridurrà per il mancato turn-over, con grave rischio per il trattamento di tutte le patologie dell'apparato digerente e in particolare per i programmi di screening del tumore del colon retto e la gestione delle emergenze nei pronto soccorso".
    
   

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