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Muore in attesa di trasferimento, ministro Lorenzin invia task force

Giovane di 23 anni in codice rosso a Napoli ha atteso 4 ore. Presentata denuncia in Procura dal direttore dell'Asl

Ospedale Loreto Mare

Redazione Ansa

ROMA - Il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha disposto l'invio della task force per accertare quanto accaduto a Napoli all'ospedale Loreto Mare dove un giovane ricoverato in codice rosso in pronto soccorso è deceduto dopo aver atteso per ore il trasferimento ad altra struttura. Lo annuncia una nota del ministero della Salute, precisando che della task force fanno parte esperti dell'Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), Carabinieri del Nas e ispettori del Ministero della Salute.

Ricoverato in codice rosso, il 23enne ha aspettato quattro ore per essere trasferito in un altro ospedale per l'esecuzione di una agioTac. Ore che sarebbero risultate fatali per il giovane che è morto il giorno dopo il ricovero. La vicenda è stata resa nota dal consigliere regionale della Campania, Francesco Borrelli. 

Direttore Asl presenta denuncia in Procura
"Esprimo dolore, sgomento e rabbia per la morte del giovane di 23 anni nel presidio ospedaliero del Loreto Mare, in circostanze che, se confermate, sono inaccettabili e incompatibili in una organizzazione ospedaliera la cui priorità assoluta è salvare vite umane'' dice il direttore generale della Asl Napoli 1, Mario Forlenza sulla vicenda dell'attesa di 4 ore del giovane in codice rosso per un trasferimento in un altro ospedale. Forlenza esprime ''partecipazione umana e sentite condoglianze ai familiari''. ''D'intesa anche con la Regione, per l'accertamento delle responsabilità presenterò personalmente denuncia alla Procura''.''Ho avviato una indagine interna tramite il servizio ispettivo aziendale per accertare eventuali omissioni o mancanze organizzative, ciò anche ai fini di responsabilità disciplinari. Massimo rigore. I familiari e i cittadini sappiano che è interesse primario del direttore generale e degli operatori della Asl, che sulla vicenda si faccia piena chiarezza, fino in fondo, senza guardare in faccia nessuno".

Il padre del giovane, pretendiamo la verità
''Ci fu consentito di vedere nostro figlio dopo le 15 quando già era deceduto. Era freddo, segno che era morto da tempo. Pretendiamo la verità'' ha detto all'ANSA Raffaele Scafuri, padre di Antonio, il ragazzo 23enne morto nell'ospedale Loreto Mare di Napoli dove era stato ricoverato a causa delle ferite riportate in un incidente stradale e dove, secondo la denuncia resa nota dal consigliere regionale Francesco Borrelli, ha atteso quattro ore in codice rosso per un esame. L'uomo ricorda che, dopo l'angiotac, il figlio ''era stato portato in Rianimazione a causa delle tante fratture''. Poi, insieme con la moglie, non ha più visto in vita il figlio: ''Ci avevano assicurato che avremmo visto Antonio verso le 13 e che gli esiti degli esami erano favorevoli. Poi abbiamo saputo che il ragazzo era stato colto da tre infarti. Adesso pretendiamo la verità''.

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