Salute denti e gengive

Collutori a base di ozono: cosa sappiamo

Dott.ssa Elena Andolfi, membro della Commissione dedicata SIdP

Dott.ssa Elena Andolfi, membro della Commissione dedicata SIdP

Redazione Ansa

L’ozono è una molecola composta da tre atomi di ossigeno ed è presente naturalmente nell'atmosfera terrestre. È un gas instabile e cede rapidamente le molecole di ossigeno nascente per formare ossigeno gassoso. Grazie alla sua capacità di rilasciare ossigeno e alle sue proprietà antinfiammatorie, disinfettanti, analgesiche, antimicrobiche, è stato a lungo utilizzato nella medicina per debellare batteri e funghi, per inattivare virus e controllare le emorragie. L’utilizzo dell’ozono è relativamente recente (introdotto a metà del 19° secolo) e ha effetti positivi per la gestione di molte malattie, comprese le malattie orali. In odontoiatria, l'ozonoterapia è stata incoraggiante: è stata proposta da molti ricercatori perché efficace nell'inibire lo sviluppo della lesione cariosa e nel ridurre l'infiammazione nelle malattie croniche gengivali e parodontali.

La malattia parodontale è una malattia infiammatoria cronica associata a molti fattori causali e ha inizio quando sono presenti microrganismi disbiotici (disbiosi: un alterato equilibrio dei batteri) nella placca dentale e la progressione è causata dalla risposta immunitaria dell’ospite. La terapia parodontale non chirurgica è considerata il gold standard del trattamento delle malattie parodontali, associate alla corretta e costante igiene orale domiciliare effettuata dal paziente a casa. L'ozono terapia è stata utilizzata anche per accelerare il processo di guarigione, riducendo la risposta infiammatoria e l'edema. Per la guarigione della mucosa epiteliale, l'ozono può essere somministrato per via topica mediante tre vie distinte: applicazione di gas, oli ozonizzati e acqua ozonizzata. L'applicazione topica dell'olio ozonizzato si è rivelata efficace per aumentare la guarigione delle ferite (attiva i sistemi neuroprotettivi, migliora la circolazione sanguigna e l’apporto di ossigeno, stimola il sistema immunitario modulare).

L’utilizzo dell’ozono sotto forma di collutorio, invece, è stato esaminato per la gestione dell’igiene orale domiciliare. Associato allo spazzolino e ai presidi interdentali, il collutorio può essere un coadiuvante nell’igiene orale. Solitamente il collutorio non genera effetti collaterali, a meno che non se ne faccia un uso scorretto. L’utilizzo costante di collutori a base di alcol può irritare le mucose orali. Lo stesso vale per i collutori a base di clorexidina (generalmente prima scelta per i pazienti con problemi infiammatori a carico dei tessuti gengivali) che contenendo elevate quantità di disinfettante possono essere impiegati solo sotto il controllo di un dentista e per limitati periodi di tempo: l’uso frequente e costante può generare effetti collaterali poco graditi, come macchie scure sui denti e cambiamento della percezione del gusto. Una delle novità dell’igiene orale è stato proprio il collutorio a base di ozono che sembra essere sicuro e privo di gravi effetti collaterali. Così come gli altri tipi di collutorio, quello all’ozono è da utilizzarsi dopo aver utilizzato i presidi interdentali e aver spazzolato accuratamente i denti: la durata dello sciacquo è di almeno 1 minuto. L’applicazione può essere ripetuta fino a due volte al giorno.

Sebbene gli studi di laboratorio suggeriscano che l'ozono sia promettente nel trattamento della malattia parodontale, le prove cliniche sono estremamente limitate. Quindi prima di utilizzare dei prodotti chimici, per la giornaliera cura della propria igiene orale, consultare il proprio odontoiatra/igienista.

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