Salute denti e gengive

Gli impianti con l’aiuto del computer: opportunità e limiti

Ne parla Livia Nastri, Membro della Commissione ANSA SIdP

Dott.ssa Livia Nastri, Membro della Commissione ANSA SIdP

Redazione Ansa

Negli ultimi decenni il progresso delle tecnologie biomediche e diagnostiche ha portato grandi benefici per la salute dell’uomo. Tra le scoperte più significative rientra senza dubbio l’evoluzione delle tecniche radiografiche che hanno permesso, in modo sempre più preciso, veloce e con minima esposizione ai raggi X, l’esecuzione di esami tridimensionali per l’indagine dei diversi distretti corporei. La Tomografia Assiale Computerizzata, a tutti nota come TAC, è diventata di impiego comune.

L’implantologia (ovvero la disciplina che si occupa degli impianti dentali) si è avvantaggiata moltissimo dei progressi sia della radiologia che dei computer ed oggi si sente spesso parlare di implantologia computer guidata o computer assistita.

Ma cosa vuol dire? L’implantologia computer guidata consiste nell’analisi di esami radiografici tridimensionali (la TAC, appunto, o la Tomografia Computerizzata Cone Beam - o CBCT) per mezzo di programmi del computer (software) dedicati.

Essa prevede diversi vantaggi in fase preoperatoria:

1) Una precisa diagnosi, poiché l’osso del paziente può essere visualizzato con precisione, individuandone la forma, le dimensioni (in altezza e spessore); si possono fare delle valutazioni preliminari sulla densità ossea e sulla quantità disponibile di osso prima di inserire gli impianti.

2) Un’attenta progettazione del numero e della posizione dei futuri impianti, che potranno essere previsti nelle posizioni migliore per una corretta relazione con la futura protesi a guarigione avvenuta. Sempre in maniera virtuale, infatti, il progetto dei denti da sostituire si può inserire nello stesso software di diagnosi e progettazione implantare.

3) La possibilità di sfruttare al meglio l’osso disponibile, soprattutto se ridotto; La possibilità di evitare l’invasione di strutture anatomiche (nervo alveolare, seno mascellare, pavimento orale etc…).

4) La possibilità di programmare la rigenerazione dell’osso, se necessaria all’inserimento degli impianti.

Una volta completata la fase preoperatoria di pianificazione l’odontoiatra deciderà se vuole far realizzare una dima chirurgica per guidare l’inserimento degli impianti durante l’intervento: trattasi di una mascherina di resina rinforzata che consente di riportare fedelmente in bocca il progetto del software, guidando la procedura.

Anche nella fase intraoperatoria i vantaggi della implantologia computer guidata sono molteplici:

1) si evita il cosiddetto inserimento “a mano libera” in cui il chirurgo si avvale soltanto della pianificazione per poi inserire gli impianti senza il vincolo della mascherina.

2) può a volte essere evitata l’apertura del lembo chirurgico

3) può a volte essere preparata in anticipo una protesi provvisoria che si adatterà agli impianti una volta inseriti. Questo è uno dei sistemi (non l’unico) per ottenere il cosiddetto “carico immediato”.

Tuttavia, bisogna ricordare che il computer è soltanto un aiuto di tipo tecnico-operativo: nessun computer è in grado di sostituirsi alle competenze professionali e all’esperienza dell’odontoiatra che servono a gestire correttamente non solo gli aspetti virtuali della pianificazione ma anche aspetti chirurgici, implantari, protesici e di valutazione del paziente.

Leggi l'articolo completo su ANSA.it