(ANSA) - ROMA, 18 GEN - Numerosi test genetici sono stati
proposti con l'ambizione di definire la suscettibilità di un
individuo a diverse malattie, oppure per effettuarne la
diagnosi.
Attualmente, per esempio, si possono utilizzare per sapere se un
paziente è affetto da COVID-19: mediante tampone nasale è
possibile "catturare" materiale genetico del virus (Sars COV-2),
che successivamente viene processato in laboratorio e che ci
permette di sapere se un individuo è stato contagiato
(positivo), a prescindere dalla presenza o meno di
sintomatologia. Nel caso della parodontite si è pensato che il
DNA potesse decidere chi ha più probabilità di ammalarsi e chi
no.
La realtà è ovviamente più complessa: una serie di meccanismi,
fattori ambientali e comportamentali possono influire sul
risultato della trascrizione e della traduzione del DNA. Ogni
proteina del nostro corpo viene prodotta a partire dal DNA: una
sua modifica e la proteina sarà diversa o ne verrà prodotta di
più o di meno.
Per quanto riguarda la parodontite la situazione è assai più
tortuosa perché a differenza di altre malattie questa è il
risultato della azione di numerosi meccanismi eziopatogenetici e
dalla risposta a cascata di una lunga serie di enzimi e
catalizzatori che aumentano o riducono l'infiammazione e quindi
modulano la risposta del singolo paziente.
La parodontite può presentarsi sotto forme diverse in termini di
gravità e può comparire anche in età giovanile: questa
variabilità è in parte determinata dalla suscettibilità genetica
individuale allo sviluppo della malattia e dall'interazione tra
fattori genetici e ambiente esterno.
Una delle linee di ricerca che maggiormente si sta sviluppando
negli ultimi anni è l'epigenetica, ovvero lo studio di
espressioni diverse di determinati geni piuttosto che
alterazioni vere e proprie della sequenza del DNA: ogni tessuto
che compone l'organismo umano ha un unico profilo epigenetico,
che può essere soggetto ad alterazioni intrinseche (i.e. durante
lo sviluppo) oppure estrinseche (i.e. dovute allo stress).
(ANSA).
Parodontite, causata da fattori genetici e ambientali
Piacentini (Sidp), può comparire anche in età giovanile