Salute denti e gengive

Impennata di turismo dentale, 200mila all'estero per impianti

Ma per uno su 3 seri problemi già a 3-6 mesi, i costi triplicano

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 MAR - "Impennata di turismo dentale", con 200.000 italiani all'estero lo scorso anno per protesi e impianti, sostanzialmente raddoppiati rispetto all'anno precedente. Ma "uno su tre si trova con la bocca da rifare dopo 3-6 mesi con costi triplicati". Lo segnalano gli esperti al Congresso Nazionale della Società Italiana di Parodontologia e Implantologia (SIdP), a Rimini dedicato proprio alla qualità delle cure, che in Italia sono tra le migliori al mondo.
    È l'Albania, con circa 50 mila italiani ogni anno, la meta più gettonata per il turismo dentale, seguita da Croazia, Romania e Turchia, ma in almeno un caso su tre al rientro in Italia serve intervenire di nuovo per rimediare a errori odontoiatrici o eventi avversi che compaiono dopo 3-6 mesi. Nel 60% dei casi si tratta di problemi gravi, come infezioni, ascessi o difficoltà a masticare, che fanno saltare protesi e impianti e impennare i costi delle cure vanificando il risparmio iniziale. Per ridurre i rischi, e anche le spese, necessarie diagnosi precoce, protocolli precisi e terapie di qualità disponibili in Italia, che secondo il ranking internazionale si classifica nella top ten dei Paesi coi migliori esperti in terapie parodontali.
    (ANSA).
   

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