Salute denti e gengive

Acido ialuronico possibile aiuto contro la caduta dei denti

Studi mostrano efficacia nel trattamento della parodontite

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 OTT - Dal potenziale rigenerativo dell'acido ialuronico può arrivare un possibile aiuto per il trattamento dei pazienti contro le malattie delle gengive. Ma non si tratta di una bacchetta magica e funziona solo se unito a un preciso programma di trattamento deciso dell'odontoiatra.
    Questa una delle novità nella terapia della parodontite, infiammazione cronica delle gengive che può portare, se non curata in modo adeguato, alla caduta dei denti.
    "Ormai diversi studi, iniziati negli Stati Uniti alla fine degli anni '80 - spiega Andrea Pilloni, ricercatore e professore di Parodontologia all'Università di Roma La Sapienza - mostrano che l'acido ialuronico, con il suo potere rigeneratore dei tessuti può aiutare nei casi di parodontite più grave, sia nella rigenerazione ossea che in quella del tessuto gengivale. Si tratta di un biomateriale di origini naturali (presente nell'organismo sin dalla nascita) che, solo dopo un attenta valutazione clinica e radiologica del caso e dopo una precisa rimozione della placca batterica dalla superficie dei denti e delle radici, viene utilizzato nell'ambito delle tecniche chirurgiche e non chirurgiche di ultima generazione". E' indicato in particolare per i casi gravi di parodontite e sta attirando l'interesse di numerose aziende del settore. "A supportarlo sono svariati studi, pubblicati su riviste scientifiche, che mostrano risultati decisamente promettenti i".
    "E' importante però non dare false illusioni ai pazienti - precisa Silvia Masiero, esperta della Sidp - non si tratta di trattamenti che da soli possono far ottenere risultati. Il loro potenziale successo in terapia non chirurgica prevede sempre innanzitutto la rimozione sotto gengivale di placca e tartaro dalle radici dei denti, attraverso tecniche ultrasoniche minimamente invasive". Quando la malattia gengivale è in stadio più avanzato e ha portato al riassorbimento dell'osso e del legamento parodontale, bisogna, spesso, ricorrere a un trattamento chirurgico. "In questo caso - prosegue Masiero - si effettua un'incisione sulla gengiva per raggiungere la parte più profonda della tasca gengivale dove sono annidati i batteri e il dentista potrà valutare l'utilizzo di un biomateriale sotto forma di gel a base di acido ialuronico, che può favorire, almeno in parte, la rigenerazione parodontalei". (ANSA).
   

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