(ANSA) - ROMA, 17 APR - Tra parodontite e ipertensione, due
patologie molto diffuse, c'è una stretta connessione.Gengive
infiammate e che sanguinano, uno dei tratti distintivi del primo
dei due disturbi, potrebbero quindi essere una spia che qualcosa
non va anche a livello pressorio e aiutare a intercettare tutti
quei casi in cui l'ipertensione è asintomatica, non si manifesta
cioè con disturbi. Lo suggeriscono le conclusioni di uno studio
condotto dal professor Francesco D'Aiuto dell' UCL Eastman
Dental Institute di Londra e membro SIdP, Società Italiana di
Parodontologia e Implantologia, che evidenzia come soffrire di
parodontite potrebbe raddoppiare il rischio di pressione alta.
Il lavoro,pubblicato su Hypertension, ha coinvolto 500
partecipanti, di cui 250 con grave parodontite. È emerso che a
soffrire di pressione alta era il 14% delle persone con
parodontite contro il 7% del gruppo di controllo. "Il nostro
studio - spiega l'esperto - conferma il preoccupante numero di
persone che potrebbe soffrire, inconsapevolmente, di pressione
alta. Inoltre, significa anche che il legame tra parodontite e
pressione alta si instaura ben prima che si sviluppi il problema
di ipertensione". Il trattamento della parodontite può perciò
favorire prevenzione e controllo della pressione alta. E a
questo sarà dedicato un documento congiunto stilato da SIdP e
Società Italiana dell'Ipertensione Arteriosa (Siia), per
aumentare la consapevolezza nei professionisti di entrambi i
campi e migliorare la gestione dei pazienti. Affronta
l'argomento anche un editoriale su High Blood Pressure &
Cardiovascular Prevention a firma tra gli altri di Luca Landi,
Presidente SIdP e Nicola Marco Sforza, Presidente Eletto SIdP,
portavoci del Gruppo di Lavoro congiunto su Ipertensione e
Parodontite (Hy-Per Group)."L'associazione - afferma Landi -è
importante perché l'ipertensione è spesso asintomatica, quindi,
trovare un 'segnale' clinico come la parodontite che suggerisca
il rischio di soffrire anche di ipertensione, può favorire la
diagnosi precoce e scongiurare eventi cardiovascolari"."E'
fondamentale -conclude Guido Grassi, presidente Siia- anche per
l'internista e il medico di medicina generale inserire nella
valutazione del paziente domande sullo stato di salute orale,
possibile spia di un rischio parodontite". (ANSA).
La malattia delle gengive e' una spia della pressione alta
La cura della bocca favorisce il controllo e la diagnosi precoce