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Perata(Sant'Anna), DNA e RNA per migliorare qualità alimenti

Esperto a Trieste al workshop sui cibi sostenibili del futuro

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 22 FEB - Le tecnologie applicate al DNA e all'RNA sono utili per migliorare la qualità degli alimenti, come sta già avvenendo per il pomodoro e per il frumento. E' quanto ha illustrato oggi Pierdomenico Perata, professore di Fisiologia vegetale della Scuola superiore Sant'Anna intervenendo al workshop sulle sfide per nutrire il pianeta in modo sostenibile, organizzato dall'Istituto nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale OGS e dalla Fondazione Internazionale Trieste FIT, in corso all'ICTP Istituto di fisica teorica Abdus Salam.
    "Bisogna fidarsi della scienza, anche nel campo delle tecnologie applicate alla alimentazione", ha sottolineato Perata.
    "Per le tecnologie applicate al DNA si parla di una modifica lieve ma sostanziale, diversa dalla transgenesi, che consente, e consentirà, di ottenere piante migliorate. Si modifica ma non si aggiunge nulla di strano" ha precisato lo scienziato "e abbiamo già un prodotto sul mercato, un pomodoro che contiene livelli più elevati di gaba, venduto in Giappone, sostanza utilizzata come integratore alimentare". L'altra tecnologia, l'RNA, viene invece applicata, ad esempio, "al frumento, per eliminare la produzione di acrilammide. Come tutti gli alimenti anche il frumento contiene sostanze utili ma anche sostanze che non vanno bene. In questo caso si toglie qualcosa, ma sempre con lo stesso scopo: ottenere cibi più salutari".
    C'è un problema di fiducia, come segnala il ricercatore: "Il consumatore finale è diffidente e talvolta impaurito dalle tecnologie nella agricoltura. Quando ci viene proposta una novità tecnologica, un nuovo telefono, lo vogliamo assolutamente. In quel caso l'innovazione è apprezzata, mentre il pomodoro magari spaventa. È comprensibile, ma va ricordato che andiamo verso una popolazione che aumenta, con il clima che sta cambiando, aspetto che renderà l'agricoltura sempre più difficile. Ci troveremo davanti a una situazione di emergenza alimentare, e a quel punto, probabilmente, le convinzioni personali su questo fronte cambieranno". (ANSA).
   

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