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Acidini: 'Botticelli simbolo ma artista ancora da scoprire'

Secondo volume di Menarini dedicato al pittore

Redazione Ansa

Straordinario interprete della cultura, oggetto di continui studi per opere come la Nascita di Venere e La Primavera, ma pure per il suo carattere. La monografia di Menarini su Sandro Botticelli, curata da Cristina Acidini, presidente dell'Opera di Santa Croce, contiene l'analisi della figura dell'artista e delle sue opere. Un viaggio che parte dalla Firenze della seconda metà del Quattrocento.
"Botticelli è stato fra i più autentici interpreti della cultura della sua epica, rispecchiando i profondi cambiamenti della società in cui ha vissuto, nella Firenze dominata prima da Lorenzo il Magnifico in un periodo di lieta fioritura culturale, poi da fra' Girolamo Savonarola in anni di turbato riformismo religioso – spiega Cristina Acidini -. Per questo è divenuto il pittore 'simbolo' del Rinascimento, con i suoi splendori e le sue inquietudini”. Si tratta del secondo volume del gruppo Menarini dedicato a Sandro Botticelli, una nuova monografia, racconta Acidini, che "tiene conto delle novità emerse negli oltre 60 anni trascorsi, grazie ai nuovi documenti ritrovati e alle nuove interpretazioni, specialmente riguardanti i suoi dipinti più suggestivi e misteriosi. Inoltre, le indagini scientifiche coincidenti con i restauri di molte sue opere hanno arricchito la conoscenza della sua pittura raffinata e versatile. Botticelli è stato molto studiato ma grandi parti della sua vita rimangono ancora sconosciute perché è un'artista che ha viaggiato poco, che ha preferito frequentare la Firenze del suo tempo tra 'uscio e bottega'. È un sensibile, finissimo interprete delle due facce della Firenze del '400, dominata da Lorenzo il Magnifico all'insegna di una cultura profondamente legata all'eredità classica e al paganesimo, così come al periodo apocalittico dominato dal domenicano Fra Girolamo Savonarola, grande predicatore che fu poi scomunicato e arso in piazza della Signoria. Così si concludeva un secolo pieno di contraddizioni di cui Botticelli è puntuale sensitivo e interprete".
Parlando del rapporto tra Menarini e l'arte Acidini osserva come “la collana di Menarini si è sempre distinta per la qualità dei volumi che ha offerto agli studiosi e a un vasto pubblico che, attraverso queste pubblicazioni, è potuto entrare in contatto con i massimi artisti della nostra storia”.
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