Rubriche

Covid: Fiaso, leggero aumento ricoveri, +2,4% in 7 giorni

Ma i numeri assoluti restano bassi, stabili le terapie intensive

Redazione Ansa

 Si inverte dopo oltre due mesi in discesa la curva dei ricoveri: +2,4 nell'ultima settimana, ma i numeri assoluti restano bassi. Ancora stabili le terapie intensive. È quanto emerge dalla rilevazione degli ospedali sentinella aderenti alla rete della Federazione Italiana Aziende Sanitarie e Ospedaliere del 21 febbraio 2023.
    Più evidente la risalita dei ricoveri 'Per Covid', ovvero pazienti con insufficienza respiratoria o polmonite, +15% di casi in ricovero ordinario, tuttavia continuano a costituire una minoranza dei casi con infezione da Sars Cov-2 (38,5%) negli ospedali.
    I ricoveri 'Con Covid', ovvero pazienti che sono arrivati in ospedale per la cura di altre patologie, sono positivi al virus ma non hanno sintomi respiratori e polmonari, sono stabili.
    Rappresentano il 61% dei pazienti Covid. Oltre l'80% ha un'età media di 72 anni e risulta vaccinata da oltre 6 mesi. Stabili le terapie intensive con 2 nuovi ingressi rispetto alla scorsa settimana. I pazienti hanno una età media di 71 anni e sono tutti soggetti con comorbidità, quindi sono affetti da altre patologie o fragilità. Si dimezza inoltre il numero dei pazienti sotto i 18 anni ricoverati Per o Con Covid: sono ormai poche unità e nessuno di loro è ricoverato in terapia intensiva. Il 60% è di età compresa tra 0 e 4 anni.
    "La discesa del numero dei ricoverati con infezione da Sars Cov-2 questa settimana si interrompe. I numeri tuttavia restano molto bassi e non preoccupano la gestione degli ospedali", commenta il presidente Fiaso, Giovanni Migliore, aggiungendo: "siamo in una fase dell'epidemia che va ancora seguita per monitorare eventuali cambiamenti, in particolare dobbiamo prestare attenzione all'andamento dei casi 'Per Covid', va valutato se si tratta di un'oscillazione casuale o di altro. La stabilità sostanziale per il resto dei ricoverati dipende dalla suscettibilità ancora marcata delle persone fragili con altre patologie non vaccinate o vaccinate da troppo tempo. Per questo non ci stancheremo di rinnovare l'appello alla vaccinazione contro il Covid e la somministrazione del richiamo nei giusti tempi per over 60 e soggetti con fragilità". 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it