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Cardiomiopatie per 350mila italiani, roadmap per cure migliori

Presentato il primo report, costano a Ssn 650 milioni l'anno

Una roadmap per migliorare la cura delle cardiopatie

Redazione Ansa

Diagnosi precoce e screening familiare, gestione integrata del paziente fra specialisti, semplificazione ed efficientamento dei percorsi assistenziali, promozione di informazioni da fornire ai pazienti, aggiornamento degli operatori sanitari e definizione di una Rete Nazionale delle Cardiomiopatie. Sono questi gli obiettivi da raggiungere per migliorare il percorso di cura e assistenza per i pazienti colpiti dalle varie forme di cardiomiopatia secondo il primo Report italiano sulle Cardiomiopatie. Queste patologie gravi in Italia interessano in totale oltre 350mila pazienti. Si tratta di una "road map" stilata da un gruppo di lavoro composto da clinici e rappresentanti dei pazienti con l'obiettivo di sensibilizzare l'opinione pubblica su queste malattie e garantire che esse ricevano la giusta attenzione da parte dei decisori del sistema sanitario. Le cardiomiopatie possono portare allo scompenso cardiaco, terza causa di ricovero ospedaliero nel nostro Paese. Contribuiscono perciò ad una spesa stimata per l'intero servizio sanitario nazionale di oltre 650 milioni di euro l'anno. Sono patologie a trasmissione ereditaria quindi i membri della famiglia necessitano di un'adeguata valutazione nel corso del tempo. L'iniziativa rientra nel progetto Cardiomyopathies matter, promosso da Bristol Myers Squibb a livello europeo e ora anche in Italia.
    "Le cardiomiopatie coinvolgono il muscolo cardiaco e sono ancora ampiamente sottodiagnosticate - afferma Iacopo Olivotto, Responsabile del Centro Interaziendale di Innovazione e Ricerca per la Diagnosi e Cura delle Cardiomiopatie Azienda Ospedaliera Universitaria Careggi e Meyer di Firenze -. Si distinguono in dilatative, ipertrofiche, aritmogene e restrittive e tutte provocano una forte riduzione dell'efficienza del cuore che non riesce più a pompare il sangue. Possono caratterizzarsi da una crescita anomala, o da un ispessimento del muscolo cardiaco, oppure da una perdita di elasticità di quest'ultimo.
    "Le malattie cardiovascolari rappresentano ad oggi la principale causa di morte nel nostro Paese - prosegue Elena Murelli, Senatrice e Presidente dell'intergruppo parlamentare malattie cardio cerebro vascolari -. Tra queste le cardiomiopatie possono portare allo sviluppo di aritmie, scompensi cardiaci e morti improvvise, soprattutto giovanili. A livello nazionale, stiamo già lavorando per aumentare l'attenzione su queste patologie.
    "Da oltre 60 anni, Bristol Myers Squibb è all'avanguardia nella lotta contro le malattie cardiovascolari. Siamo orgogliosi di poter collaborare con alcuni tra i migliori esperti clinici italiani nonché i rappresentanti delle Istituzioni e dei pazienti per informare su un gruppo di malattie cardiache che meritano maggiore attenzione - conclude Regina Vasiliou, General Manager di Bristol Myers Squibb Italia - È importante lavorare tutti insieme per una diagnosi precoce e un efficientamento dei percorsi assistenziali dei pazienti. La presentazione, oggi, di questo report vuole essere un primo passo verso un miglioramento generale dell'intero percorso di cura e di convivenza con la patologia". 
   

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