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Test sangue scova vere cause allergiche, usato da un medico su 3

Permette di avere vaccini più mirati e diete meno restrittive

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 26 OTT - Per accertare un'allergia alimentare o respiratoria non basta fermarsi "alla pelle", cioè verificare se una sostanza provoca una reazione cutanea. Per capire la natura esatta delle allergie è necessario identificare le componenti molecolari specifiche delle sostanze allergeniche che possono anche essere differenti all'interno dello stesso alimento o della stessa pianta. Un approccio innovativo per comprendere e trattare le allergie reso possibile dai nuovi test molecolari, esami del sangue di ultima generazione che permettono di rendere più precisa e accurata la diagnosi abbozzata con il test cutaneo (prick test) e il dosaggio delle IgE specifiche (RAST test). Il loro obiettivo è quello di identificare esattamente le molecole di pollini e alimenti che scatenano le allergie, in modo da stabilire il profilo allergenico personalizzato del paziente. Uno strumento innovativo soprattutto per i casi di allergia più complessi, ma che solo uno specialista su tre conosce e utilizza in Italia.
    Fondamentale che se ne occupi l'allergologo-immunologo, che alle tradizionali conoscenze cliniche unisce quelle sempre più avanzate della biochimica applicata al funzionamento del sistema immunitario.
    Il nuovo approccio molecolare è come uno zoom che permette allo specialista di vedere ad altissima risoluzione la reale causa scatenante dell'allergia. Si tratta in genere di proteine, che possono essere specifiche di un singolo polline o alimento oppure possono essere presenti in diversi elementi con variazioni strutturali più o meno importanti, spiega Mario Di Gioacchino, Presidente SIAAIC, la Società Italiana di Allergologia, Asma e Immunologia Clinica, in occasione del loro congresso in corso. "Per identificarle è sufficiente un semplice esame del sangue che viene prescritto in modo mirato dall'allergologo-immunologo. Parliamo però di un esame di terzo livello, che viene fatto cioè in casi mirati dopo l'iniziale test di reazione cutanea (prick test) e il dosaggio delle IgE specifiche (RAST test)". A differenza dei vecchi esami, questi nuovi test non utilizzano un estratto allergenico derivato da una pianta o un alimento in toto, ma solo una parte purificata o ricombinante. (ANSA).
   

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