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Tumore del rene, 1 caso su 2 è curabile se la diagnosi è precoce

Malattia colpisce 12.600 italiani l'anno, al via campagna social

Redazione Ansa

   ROMA - Ogni anno in Italia vengono diagnosticati 12.600 nuovi casi di tumore del rene e il 50% dei pazienti a cui la malattia viene individuata in modo precoce guarisce. La scoperta della neoplasia avviene però spesso in modo casuale. Per conoscere fattori di rischio, sintomi e terapie disponibili, parte la campagna social Fianco a Fianco, che prevede la realizzazione del primo portale informativo interamente dedicato al carcinoma renale, tumoredelrene.it.


    "L'informazione specifica su questa patologia - commenta Tonia Cinquegrana, presidente Associazione Nazionale Tumore del Rene - è molto difficile da reperire. Quando i pazienti ricevono la diagnosi fanno fatica ad orientarsi e a trovare un confronto con chi ha già vissuto questa esperienza". Poco si sa anche dei fattori di rischio: tra questi il fumo di sigaretta rappresenta il più importante e il suo impatto è proporzionale al numero di sigarette fumate ogni giorno e al numero di anni di esposizione. Seguono l'obesità e l'ipertensione arteriosa.


    A esserne colpite sono circa 144.000 persone in Italia e nel 55% dei pazienti la diagnosi avviene quando il tumore è ancora localizzato nel rene e questo rende la prognosi più favorevole.


    Poiché spesso i sintomi della malattia rimangono silenti, oltre la metà delle diagnosi avviene però in maniera casuale, durante accertamenti ecografici svolti per altri motivi e nel 30% dei casi, purtroppo, la malattia viene invece diagnosticata già in fase avanzata o metastatica.


    Lanciata da Msd Italia la campagna mira anche a sostenere pazienti e caregiver nell'affrontare il percorso di cura. "Dal punto di vista terapeutico, afferma Giuseppe Carrieri, presidente della Società di Urologia, il tumore del rene localizzato viene trattato asportando l'intero organo oppure parte di esso se sono presenti neoplasie di piccole dimensioni. In caso di tumore renale metastatico, i trattamenti chemioterapici sono poco efficaci e quindi gli oncologi utilizzano le terapie a bersaglio molecolare e l'immunoterapia".

    "Portiamo avanti una visione avanzata e olistica nell’approccio ai tumori - afferma Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata Msd Italia - e, lavorando non solo sulla ricerca scientifica di nuovi trattamenti terapeutici, ma anche sulla prevenzione e sulla corretta informazione. Proprio a questi valori ci siamo ispirati nel pensare alla campagna 'Fianco a Fianco' per garantire un'informazione accurata e promuovere inclusività”.


   

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