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Truffa dei tamponi: dai clienti per i test malgrado positivo

(v. "Tamponi dell'Asl per amici e parenti..." delle 12.29)

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 15 FEB - Era risultato positivo al Covid-19 ma ciononostante si reca a casa di una "cliente" per fare un tampone. Emerge anche questo dall'ordinanza con la quale il gip di Napoli Lidia Rossetti ha disposto la sospensione per un anno dal servizio nei confronti di due infermieri, fratelli gemelli, che - durante la fase più critica della pandemia - rubavano i test diagnostici dell'Asl dove lavoravano per alimentare il loro giro di "clienti" i quali pagavano tra i 40 e i 50 euro per essere sottoposti ai tamponi molecolari.
    L'infermiere in questione è risultato positivo al Covid-19 il 28 novembre 2020 e per questo motivo venne messo in quarantena.
    Incurante della possibilità di poter contribuire a diffondere il Sars-Cov-2 si reca lo stesso a casa della cliente il successivo 5 dicembre.
    I gemelli, malgrado fossero consapevoli di essere stati scoperti, scrive il gip nell'ordinanza, "perserverano senza alcuno scrupolo nello svolgimento dell'attività illecita, che verrà interrotta solo in seguito alla perquisizione eseguita il 21 dicembre 2021". Inoltre non hanno avvertito l'esigenza "nonostante sìano trascorsi oltre due anni... di procedere alla restituzione delle somme indebitamente riscosse, né a un risarcimento del danno nei confronti dell'amministrazione di appartenenza". Infine uno dei due, dopo essersi presentato al pubblico ministero per rendere dichiarazioni spontanee sulla vicenda, non esita a truffare ancora una volta la propria amministrazione mettendosi in malattia e partecipando a un corso, in qualità di docente, a Firenze. (ANSA).
   

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