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Tumore polmone, Tac a basso dosaggio salva 5mila vite l'anno

Al San Luigi Orbassano screening salvavita, -25% mortalità

Redazione Ansa

(ANSA) - TORINO, 11 OTT - Lo screening del tumore del polmone con Tac spirale a basse dosi aumenta le diagnosi in fase precoce fino al 60-70%, consentendo di candidare i pazienti a interventi chirurgici meno invasivi e al trattamento con farmaci innovativi che aumentano le probabilità di guarigione. Il San Luigi di Orbassano (Torino) è uno dei 18 centri in Italia dove la Rete Italiana Screening Polmonare ha attivato un programma pilota per la prevenzione e la diagnosi precoce del carcinoma polmonare nei cosiddetti forti fumatori. Una occasione, per il tabagista, di fare il punto anche sul proprio stato di salute, con la possibilità di intraprendere un percorso di disassuefazione dal fumo.
    Presentato oggi a Torino in un incontro promosso da Walce onlus in collaborazione con il San Luigi, il programma è rivolto a uomini e donne tra i 55 e i 75 anni che non hanno avuto tumori negli ultimi 5 anni e che sono o erano forti fumatori.
    Finalizzato a intercettare non solo eventuali casi di tumore del polmone, ma anche altre patologie polmonari, è considerata dagli studi una promettente strategia salvavita, in grado di ridurre la mortalità nei fumatori forti del 20-25%, ovvero 5mila decessi in meno ogni anno soltanto in Italia.
    Obiettivo del programma è quello di arrivare all'inserimento dello screening per il polmone nei Livelli Essenziali di Assistenza (Lea), alla stregua dei programmi di screening del cancro cervicale, colorettale e mammario. (ANSA).
   

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