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Covid,pazienti gravi meno protetti a lungo termine dal virus

Immunità a 5 mesi ridotta rispetto a guariti da forma più lieve

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 27 DIC - L'immunità nei confronti del coronavirus rimane più forte nei mesi successivi al contagio se l'infezione non ha causato una malattia grave; l'immunità dei guariti che hanno avuto l'infezione in forma grave è invece ridotta a distanza di mesi.
    Lo indica lo studio condotto presso l'University of Texas Health Science Center a San Antonio e pubblicato sulla rivista PlosOne.
    Gli esperti hanno confrontato campioni di sangue di due gruppi di pazienti guariti dal Covid, a uno e poi a cinque mesi dall'infezione; un gruppo si era ammalato gravemente e aveva avuto bisogno del supporto di ossigeno e della terapia intensiva. E' emerso che a un mese dall'infezione ci sono differenze nella memoria immunitaria tra i guariti dal Covid grave e tra coloro che invece non si sono ammalati gravemente: questi ultimi presentano una maggiore concentrazione di cellule immunitarie specifiche contro la proteina spike, i linfociti B di memoria. A 5 mesi dall'infezione l'immunità scema in tutto il campione, ma gli esperti hanno osservato che nei guariti dal Covid grave la risposta immunitaria a cinque mesi è più disfunzionale rispetto a quella dei pazienti non gravi.
    "La maggiore percentuale di cellule B associate a immunità a lungo termine nei pazienti non gravi - scrivono gli autori del lavoro - potrebbe avere conseguenze per la protezione dal rischio di re-infezione con il virus SarsCoV2 e per la gravità di una eventuale malattia". I pazienti Covid più gravi, quindi, potrebbero essere più a rischio di reinfezione a distanza di mesi dal primo contagio. (ANSA).
   

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