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Psoriasi e artrite psoriasica, novità nelle terapie

Anticorpo monoclonale agisce su meccanismo sviluppo malattie

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 13 DIC - Sono 2 milioni circa le persone in Italia colpite da psoriasi. La malattia è causata da un'infiammazione mediata dal sistema immunitario ed è caratterizzata da lesioni cutanee che possono presentarsi in aree limitate o estendersi su tutto il corpo. Fino al 30% delle persone con psoriasi possono sviluppare nel tempo artrite psoriasica. Queste due condizioni, tra dermatologia e reumatologia, hanno un legame: uno squilibrio nel sistema immunitario che porta all'infiammazione cronica. A fare luce sulle novità a disposizione di clinici e pazienti è un media tutorial. "Non esiste una cura per la psoriasi evidenzia Ketty Peris, presidente Società di Dermatologia medica, chirurgica, estetica e delle Malattie Sessualmente Trasmesse - ma terapie grazie alle quali è possibile tenere sotto controllo le manifestazioni cliniche della malattia, consentendo lunghi periodi di remissione". L'artrite psoriasica colpisce circa 500.000 persone in Italia. Provoca dolore, rigidità e gonfiore delle articolazioni; insorge tra i 30 e i 50 anni, ma può svilupparsi a qualsiasi età. "Oggi - aggiunge Ennio Lubrano, professore di reumatologia dell'Università degli Studi del Molise - con terapie mirate a particolari target, quali le citochine, è possibile raggiugere la remissione clinica o attività minima di malattia". Tra le novità guselkumab, sviluppato da Janssen, primo anticorpo monoclonale interamente umano che si lega all'interleuchina -23, fattore che può contribuire a sviluppo di malattie infiammatorie immuno-mediate come la psoriasi a placche e l'artrite psoriasica attiva.
    Guselkumab, legandosi alla subunita' p19, specifica di IL-23, blocca i suoi effetti, senza influenzare IL-12 e IL-17 che sono importanti per la difesa verso i patogeni. (ANSA).
   

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