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Tumori: nuovo screening identifica molecole cardioprotettive

Progetto a Trieste per salvare vite malati proteggendo cuore

Redazione Ansa

(ANSA) - TRIESTE, 08 NOV - Salvare la vita ai malati oncologici proteggendo il cuore. E' l'obiettivo di un progetto avviato a Trieste e i cui primi esperimenti preliminari, condotti da clinici e ricercatori, appaiono "promettenti".
    In Italia i tumori rappresentano la seconda più comune causa di morte con circa 360.000 nuovi tumori diagnosticati ogni anno.
    Chemio e radioterapia rappresentano la prima scelta di trattamento per molti di questi casi, ma il loro utilizzo è limitato dal rischio di complicanze cardiovascolari e scompenso cardiaco. Alcuni tra i più utilizzati agenti chemioterapici sono gravati da effetti avversi a livello cardiaco, persistenti e irreversibili, che impediscono talvolta di portare a termine il trattamento antineoplastico. Nel laboratorio di Medicina molecolare dell'Icgeb sotto la direzione di Mauro Giacca è stato sviluppato un nuovo metodo di screening per identificare direttamente in vivo nuove molecole cardioprotettive utilizzando vettori virali adenoassociati (AAV).
    Questo screening - informa una nota - ha portato a identificare 3 geni, Chrdl1, Fam3b e Fam3c, efficaci nel proteggere il cuore. Con il contributo dei ricercatori della Struttura Complessa di Cardiologia di Trieste, diretta da Gianfranco Sinagra, è stato ipotizzato che queste molecole possano essere efficaci anche in un modello di danno da antracicline, mediato da processi apoptotici e fibrotici.
    Obiettivi del progetto, supportato da Fincantieri con il Dipartimento Cardiotoracovascolare dell'Azienda sanitaria universitaria Giuliano isontina e Dipartimento di Scienze mediche dell'Università di Trieste, saranno la validazione delle osservazioni preliminari, lo studio dei meccanismi molecolari di cardioprotezione e lo studio dell'efficacia di questi fattori in vari modelli di cardiotossicità da chemioterapici. (ANSA).
   

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