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Morto Sante Tura, tra i padri dell'ematologia italiana

Bonaccini, grazie a lui Bologna eccellenza per patologie sangue

il professore Sante Tura in una immagine di archivio

Redazione Ansa

È morto nella notte il professore Sante Tura, uno dei padri dell'ematologia italiana. Aveva 92 anni. Ne dà notizia la famiglia, affermando che l'ematologo si è spento "serenamente e nell'abbraccio dei suoi cari" nella sua casa di Bologna. Nella sua lunga carriera è stato professore dell'Università di Bologna, direttore dell'Istituto ematologico del Policlinico Sant'Orsola di Bologna, fondatore e direttore dell'Istituto "L. e A. Seràgnoli". Fin da giovane laureato nel 1954 si è dedicato allo studio dell'ematologia con entusiasmo e passione. Si è impegnato nell'applicazione delle terapie più all'avanguardia ed è stato anche chiamato il "guardiano del sangue". Lui si è comunque sempre definito "un medico".

 "Se ne va uno tra i fondatori dell'ematologia in Italia, una persona che ha saputo coniugare impegno, professionalità ed immensa umanità. Se Bologna è un'eccellenza nella lotta alle patologie del sangue lo dobbiamo innanzitutto a lui, alla sua lungimiranza e capacità. Alla volontà e determinazione di curare malattie che, all'inizio della sua carriera di medico, sembravano incurabili e inguaribili". Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e l'assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini, ricordano il professor Sante Tura, morto nella notte all'età di 92 anni.

"Una figura straordinaria - concludono Bonaccini e Donini - che lascia in tutti coloro che l'hanno conosciuto, come medico, come insegnante, un ricordo profondo. Alla sua famiglia e a tutti i suoi cari le nostre più sentite condoglianze". (ANSA).
   

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