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Il disturbo bipolare non è legato ai comportamenti violenti

L'aggressività aumenta con l'abuso di sostanze e di alcol

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 08 APR - Il pregiudizio secondo cui il disturbo bipolare sia legato a comportamenti violenti non ha fondamento. Lo indica lo studio condotto dall'Irccs Ospedale San Raffaele di Milano e pubblicato sul Journal of Psycopatology.
    La ricerca mostra come i rari episodi di aggressività nei pazienti bipolari siano prevalentemente concentrati nelle fasi acute della malattia e, nella quasi totalità dei casi, a un abuso di alcool o di sostanze stupefacenti.
    Il lavoro è stato coordinato dalle psichiatre Raffaella Zanardi e Cristina Colombo, docente dell'Università Vita-Salute San Raffaele e direttrice del Centro Disturbi dell'Umore dell'Ospedale San Raffaele Turro.
    I ricercatori hanno analizzato 151 persone, focalizzando l'attenzione sia alle fasi acute di malattia sia ai periodi di benessere. I comportamenti aggressivi presi in considerazione sono stati irritabilità, aggressività verbale, aggressività contro oggetti e aggressività verso le persone.
    Il primo dato emerso dallo studio riguarda il fatto che gli episodi di aggressività sono risultati paragonabili o inferiori alla quasi totalità di quelli registrati dai precedenti studi pubblicati sull'argomento. Stratificando il risultato per il tipo di comportamento aggressivo, è emerso come solo l'1,32% dei pazienti aveva mostrato atteggiamenti violenti verso persone, mentre negli altri casi è stata registrata violenza verso oggetti o episodi di violenza verbale. (ANSA).
   

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