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Disturbo bipolare, una giornata contro lo stigma

Ne soffriva anche Van Gogh

Redazione Ansa

"La mia testa a volte è insensibile e spesso brucia e i miei pensieri sono confusi". Così l'artista Vincent Van Gogh scriveva tra il 1877 e il 1878 mentre si trovava ad Amsterdam, a testimonianza di un disagio psichico che dopo la sua morte è stato inquadrato come probabile personalità borderline e disturbo bipolare. Dopo un episodio di auto mutilazione dell'orecchio alla fine il pittore accettò di farsi ricoverare in una clinica definita per alienati mentali a Saint-Rémy de Provence ed è da lì che realizzò uno dei suoi dipinti più famosi, la Notte Stellata.

Proprio nella giornata della sua nascita, il 30 marzo, a dimostrazione della forza e delle potenzialità di chi ha un disturbo bipolare si celebra il World Bipolar Day, giornata di sensibilizzazione. Tra gli obiettivi eliminare lo stigma sociale che ruota intorno a questo disturbo che causa cambiamenti insoliti dell'umore, dell'energia, dei livelli di attività e della capacità di svolgere attività quotidiane, i cui sintomi sono gravi e diversi dai normali alti e bassi che tutti possono sperimentare. L'Asian Network of Bipolar Disorder, l'International Bipolar Foundation e l'International Society for Bipolar Disorders sostengono gli sforzi per indagare cause biologiche, obiettivi per il trattamento farmacologico, migliori trattamenti, migliori metodi di diagnosi, componenti genetiche della malattia e strategie per convivere bene con il disturbo bipolare. Si stima che la prevalenza globale sia compresa tra l'1 e il 2% e che possa toccare anche il 5%.

Il messaggio scelto è 'Forza per oggi, speranza per domani". Si può postare condividendo anche la propria esperienza, con gli hashtag WorldBipolarDay #WBD #WBD2021 oppure #bipolarstrong.

"Durante i periodi di stress e isolamento sociale - ricordano gli esperti - è ancora più importante mantenere una buona qualità di vita e prestare attenzione sia ai bisogni di base (alimentazione, sonno e salute) che agli hobby, all'interazione sociale, all'esercizio fisico e al relax.. E tenere presente che distanziamento sociale non deve significare isolamento sociale".
    (ANSA).
   

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