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Tunisia:Abir Moussi,presidente Saied è parte del problema

La leader del Pdl annuncia proteste pacifiche

Redazione Ansa

(ANSA) - TUNISI, 22 FEB - "Il presidente Kais Saied fa parte del problema e ha una certa responsabilità nelle varie crisi che stanno scuotendo il Paese". Lo ha detto Abir Moussi, leader del Partito Destouriano libero (Pdl), formazione politica laica ispirata al Bourghibismo, e attualmente prima nei sondaggi di voto in Tunisia, a Sousse, terza città per importanza del Paese.
    Moussi ha sottolineato che il conflitto in corso tra il capo dello Stato e il presidente del Parlamento Rached Ghannouchi "non è una disputa per principi ma piuttosto per poteri".
    Durante un'affollata manifestazione di protesta a Sousse contro la politica perseguita dal presidente della Repubblica, dal primo ministro e dal presidente del Parlamento, Moussi ha denunciato il blocco del funzionamento delle istituzioni statali e messo in guardia contro qualsiasi posto vacante nei "ministeri sovrani" tra le minacce terroristiche al paese e la diffusione dell'epidemia di coronavirus. "I sostenitori del Pdl continueranno a scendere in piazza per protestare pacificamente", ha assicurato la "pasionaria" tunisina, promettendo di lottare contro la cattiva gestione dell'amministrazione e di affrontare il disordine. Moussi ha detto che il Pdl chiede soluzioni radicali attraverso l'impegno a un dialogo profondo, in riferimento all'iniziativa portata avanti dal Quartetto di dialogo nazionale per portare il Paese fuori dalla crisi. Per quanto riguarda la controversia sull'elezione dei membri mancanti della Corte Costituzionale, Moussi ha indicato che il suo gruppo parlamentare non parteciperà alla sessione plenaria del voto, poiché sostiene che il partito islamico Ennahdha insiste sulla creazione di questa istanza costituzionale al fine di voler "rimuovere" il presidente della Repubblica. Alcuni partiti cercano di allontanare i tunisini dalle loro preoccupazioni fondamentali attraverso discorsi sull'imminente istituzione della Corte costituzionale e l'appello a un dialogo nazionale per risolvere la crisi politica, economica e sociale. Questi, ha detto Moussi, sono vani tentativi di "riciclare i rifiuti politici e lo scenario dei Fratelli Musulmani".(ANSA)

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