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Coronavirus: governo Gb autorizza uso del desametasone

Farmaco anti-infiammatorio che riduce mortalità da Covid-19

Redazione Ansa

(ANSA) - LONDRA, 17 GIU - Il governo britannico ha formalizzato da oggi il via libera all'uso del desametasone nella terapia contro il Covid-19 dopo i risultati positivi dei test annunciati ieri da un pool di istituti di ricerca coinvolti nella sperimentazione inclusa l'Università di Oxford. Il farmaco in questione, un anti-infiammatorio steroideo a basso costo già utilizzato per altre patologie, ha dimostrato di poter ridurre il rischio di mortalità da coronavirus di un 20% fra i pazienti sottoposti a ventilazione assistita e di un 35% fra gli altri.
    "Migliaia di vite potranno essere salvate", ha sottolineato in una nota il governo di Boris Johnson, ricordando di averne finanziato la sperimentazione e indicando il medicinale come "il primo al mondo di cui sia stata provata l'efficacia nella riduzione del rischio di morte" da Covid-19. L'autorizzazione è stata comunicata "con effetto immediato" al servizio sanitario nazionale (Nhs) e a tutti gli ospedali del Regno. "Sono assolutamente entusiasta - ha commentato Matt Hancock, ministro della Sanità del governo Johnson - di poter annunciare al mondo il primo successo nella sperimentazione di un trattamento per il Covid-19, una svolta mozzafiato che certifica l'incredibile lavoro svolto dai nostri scienziati dietro le quinte". "Da oggi - ha confermato - la terapia standard per il Covid includerà il detametasone, in modo da aiutare a salvare migliaia di vite". Il ministro ha poi ringraziato l'Università di Oxford e il team del suo dicastero guidato dal professor Jonathan Van-Tam, deputy chief medical officer britannico, mettendo in evidenza "i milioni di sterline" stanziati dal governo dall'inizio della pandemia per finanziare le ricerche su farmaci sintomatici come su prototipi di un potenziale futuro vaccino. E ha aggiunto che i vari trial, condotti in totale in 175 istituzioni del Regno riunite nel pool denominato Recovery su circa 177.000 volontari, proseguono su farmaci come "l'azitromicina e il lopinavir-ritonavir". (ANSA).
   

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