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Garante detenuti Bologna, pensare riaperture verso l'esterno

Ianniello: 'maneggiare con cura tema emergenza in carcere'

Redazione Ansa

(ANSA) - BOLOGNA, 08 MAG - "Si deve amaramente constatare il secondo decesso per Covid-19 relativo al carcere di Bologna (è ora di 4 il dato complessivo a livello nazionale). Si tratta di una persona, entrata in istituto nel mese di febbraio, che era ricoverata all'esterno e che presentava un complesso quadro di patologie pregresse e fragilità". Lo ha detto il garante per i detenuti del Comune di Bologna, Antonio Ianniello, a proposito della morte di Giovanni Marzoli, il 59enne arrestato per avere ucciso lo scorso 16 febbraio la madre.
    "In un momento nel quale per la società esterna è iniziato, con la fase 2, il graduale ritorno alla normalità bisogna continuare a maneggiare con enorme cura il tema dell'emergenza sanitaria all'interno degli istituti penitenziari - ha aggiunto Ianniello - naturalmente non precludendo nel frattempo possibilità di graduali e ponderate riaperture alla società esterna". Dal momento in cui la situazione sanitaria è diventata più critica "nel contesto penitenziario, c'è stato un non banale alleggerimento dei numeri delle presenze in carcere, dovuto a vari fattori", ha spiegato ancora il garante. La "tragica notizia" di questo secondo decesso, per Ianniello interviene in un momento nel quale all'interno del carcere di Bologna, sono stati adottati ulteriori interventi orientati a circoscrivere la diffusione del contagio. (ANSA).
   

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