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Imparare ad assistere i prematuri anche con il cinema

Al Policlinico Gemelli la proiezione, nasce da una esperienza

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Redazione Ansa

 Formarsi alla gestione delle problematiche assistenziali e psicologiche nei percorsi nascita dei prematuri ricoverati in Terapia Intensiva Neonatale anche con il supporto audiovisivo e proiezione di un film. E' questa la novità del percorso formativo introdotto nel Corso di Perfezionamento, Diretto da Lucio Rinaldi, psichiatra, responsabile dell'UOS del Day Hospital della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS.

Piccolì così, il film che racconta bimbi nati prematuramente - TRAILER

 

Il Film "Piccoli Così", parte da un'esperienza personale: il regista racconta la nascita prematura della figlia Rita, nata a 23 settimane di gestazione e vissuta per 4 mesi in incubatrice e si addentra in questo limbo terapeutico sconosciuto ai più, in cui neonati pesano 500 grammi. "Piccoli così" vuole diventare un modello formativo sperimentale da poter ulteriormente implementare in futuro - per raccontare le esperienze di bambini e ragazzi nati prematuramente con le loro famiglie.

 

"Il corso, dal titolo 'L'approccio integrato e multidisciplinare alla maternità ed alla psicopatologia perinatale' - spiega lo psichiatra Lucio Rinaldi - che ha ogni anno più partecipanti a carattere veramente multidisciplinare in quanto operatori di più settori che si occupano delle problematiche psicologiche e psicopatologiche della gravidanza e del puerperio condividono la loro esperienza clinica e di ricerca con operatori del settori psichiatri, psicologi, ginecologi, ostetriche, puericultori. Al Policlinico Gemelli vengono effettuati circa 4000 parti annui; la psicopatologia perinatale riguarda nelle forme gravi il 15% delle madri e nelle forme più lievi circa il 40-45 %". 
   

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