(ANSA) - ROMA, 21 DIC - Una nuova tecnica per la diagnosi può
far risparmiare il 50% degli interventi per i tumori della
tiroide, distinguendo tra quelli da operare e quelli invece per
cui sono possibili altre terapie. A metterla a punto e a
descriverla su Scientific Reports sono stati il Cnr,
l'Università Campus Bio-Medico di Roma e la Thermo Fisher
Scientific di Milano con il contributo della Fondazione Alberto
Sordi.
"Attraverso una tecnica combinata di microscopia e
spettroscopia di ultima generazione (Raman) siamo riusciti a
distinguere meglio e classificare i tessuti sani da quelli
neoplastici - spiega Julietta Rau del Cnr - e a discriminare le
neoplasie follicolari tra forma maligna (carcinoma) e benigna
(adenoma), con un'accuratezza diagnostica di circa il 90%".
In una parte dei pazienti, spiega l'esperta, si potrebbero
evitare soluzioni chirurgiche, in particolare per le lesioni
follicolari della tiroide e, in alcuni casi, per i piccoli
carcinomi. "L'importanza dello studio - sottolinea Anna
Crescenzi del Campus Biomedico - consiste nel fatto che,
attualmente, per decidere se un paziente con nodulo tiroideo
necessiti di intervento chirurgico o possa essere seguito
clinicamente, si utilizzano ecografia e agoaspirato, due
strumenti diagnostici che nelle lesioni follicolari non sono
discriminanti".
Tumore tiroide, nuovo tipo diagnosi evita 50% interventi
Tecnica italiana con spettroscopia avanzata