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Vaccini obbligatori, una mamma a favore e una contro

Alice, in Emilia Romagna solo il primo passo. Emanuela, esami pre-vaccini contro rischi

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Redazione Ansa

Io mamma pro vaccini perché mia figlia rischiò vita
"Mia figlia aveva 40 giorni quando si ammalò di pertosse. In realtà non sospettavamo si trattasse di una malattia così grave, che credevamo debellata. Per questo la portavo con me quando andavo ad accompagnare il fratellino maggiore al nido. Fu lì che venne contagiata". A parlare è Alice Pignatti, fondatrice dell'associazione IoVaccino. "A partire dalla mia storia - spiega all'ANSA - è nato il progetto di legge della Regione Emilia Romagna, che introduce l'obbligo di certificazione vaccinale per i bambini che frequentano il nido". "Dal momento in cui mia figlia è stata dichiarata fuori pericolo - ricorda - ho deciso di sposare la battaglia contro la disinformazione sui vaccini, affinché altre mamme non dovessero vivere quello che abbiamo vissuto noi".



Emanuela, non vaccinerò mio figlio, perlomeno non subito
"Io non sono contraria ai vaccini, però ho conosciuto tantissimi bambini danneggiati da vaccino e avendo già una situazione di forte invalidità con il mio bambino, so cosa si prova. Forse per loro è ancora peggio, perché avendo avuto dei bambini sani poi ritrovarsi con dei bimbi danneggiati non è facile. Ci sono degli esami prevaccinali che si potrebbero fare. E non possono obbligarci a vaccinarli - spiega Emanuela all'ANSA - si trovano davanti a delle responsabilità. È facile dire che i vaccini possono essere utili ma non sappiamo se i nostri figli sono predisposti a delle conseguenze gravi. Se esistono degli esami pre-vaccinali perché non farli? Fate quelli e poi noi facciamo i vaccini, avendo una sicurezza".



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