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Vaccini arma contro la meningite, gli antibiotici per le emergenze

Tempi di incubazione e terapie, le cose da sapere

Meningite: vaccino per 140 studenti Statale Milano

Redazione Ansa

Saliva, starnuti, baci, scambio di posate, condivisione di alimenti: si trasmette cosi' la meningite batterica, malattia non frequente ma molto aggressiva - come dimostrano anche gli ultimi due decessi avvenuti in Lombardia e quelli precedenti in Toscana - al punto che una persona su dieci, tra chi si ammala, muore, e tre riportano conseguenze permanenti. Evitarla e' possibile grazie ai vaccini e gli antibiotici servono per i casi di emergenza.
    - I BATTERI: i batteri che provocano la meningite sono il meningococco, il pneumococco e l'emofilo. Albergano nelle alte vie respiratorie (naso e gola), spesso di portatori sani e asintomatici. La presenza non e' in se' indice di malattia e la trasmissione avviene da persona a persona attraverso secrezioni respiratorie, ma questi batteri fuori dell'organismo sopravvivono solo per pochi minuti.
    - I SINTOMI: sono inizialmente difficili da riconoscere e per questo spesso la diagnosi arriva tardi. Nelle prime 10 ore compare febbre e stato simil influenzale. Successivamente il mal di testa diventa forte, compare rigidita' muscolare e la febbre diventa alta. Dopo circa 20 ore si presentano sintomi gravi come perdita di conoscenza, convulsioni, macchie sul corpo.
    - LE ETA' PIU' A RISCHIO: le età più a rischio di contrarre l'infiammazione della membrana che riveste cervello e midollo (meninge), sono quelle relative a bimbi piccoli e giovani under 25, per via delle maggiori situazioni di socializzazione che favoriscono il contagio.
    - LA PROGNOSI: in genere e' complicata, soprattutto tra i neonati. Nel 10% dei casi la malattia e' rapida e acuta, e porta al decesso in poche ore. Solo il 50-60% guarisce completamente, mentre il 30% sopravvive riportando conseguenze gravi, tali ad esempio da rendere necessarie protesi acustiche o degli arti.
    Possono riportarsi cicatrici invalidanti e problemi alla vista.
    - L'INCUBAZIONE E PROFILASSI CON GLI ANTIBIOTICI: dura 10 giorni, nell'ambito di questo periodo si puo' fare la profilassi, ovvero una terapia antibiotica specifica: piu' e' precoce, maggiori le probabilita' che la malattia guarisca. La contagiosita' e' comunque bassa, e i casi secondari sono rari anche se possono dare origine a focolai epidemici.
    - VACCINI: evitare la malattia e' possibile grazie ai vaccini, disponibili per adulti, anziani e bambini. Ci si puo' vaccinare contro meningite da Haemophilus influenzae di tipo B, per le forme causate dallo pneumococco e dai ceppi A, B, C, Y, W 135 del meningococco. Tra questi ceppi quello piu' diffuso e' il B.

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