Focus Tumore

La prevenzione dei tumori viaggia in treno, parte la campagna per gli uomini

208mila diagnosi maschili l'anno. Il 17 consulti medici a bordo ed un vademecum. Cesare Bocci testimonial

Redazione Ansa

Dopo il Frecciarosa, arriva il Frecciazzurra. In Italia ogni anno si registrano oltre 208mila nuove diagnosi maschili di tumore. Il più frequente è quello alla prostata che solo nel 2023 ha colpito 41.100 uomini. Sono neoplasie in aumento, ma ridurre il rischio di insorgenza è possibile. Da qui la nuova campagna nazionale 'Prevenzione Oncologica Maschile', presentata oggi al ministero della Salute e promossa da Fondazione IncontraDonna in collaborazione con il Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane. Gode del Patrocinio del Ministero della Salute e del supporto dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom), di Fondazione Aiom, dell'Agenas e di Farmindustria. Testimonial della campagna è l'attore Cesare Bocci.

Video Cesare Bocci: 'Uomini, prevenite i tumori! Oggi e' possibile'

 

La prima edizione della nuova campagna prevede, per la giornata del 17 aprile, consulti medici gratuiti sui treni Alta Velocità, Intercity e Regionali. Verrà anche distribuito il booklet 'Vademecum della Salute, Dedicato a Te-Prevenzione oncologica maschile'. L'obiettivo è divulgare informazioni a bordo treno e sensibilizzare sui temi della prevenzione e dei corretti stili di vita con il supporto di materiale di comunicazione e il coinvolgimento di medici e volontari. Particolare attenzione è riservata alle neoplasie maschili: prostata, testicolo, rene e vescica. La campagna si rivolge anche ai più giovani per educarli circa l'importanza della vaccinazione Hpv e agli over 50, per sensibilizzali sulla necessità di svolgere regolarmente controlli.

"La prevenzione oncologica è una priorità mia e del Ministero - si legge nell'introduzione al Vademecum a firma del ministro della Salute Orazio Schillaci -. Siamo impegnati ad aumentare la consapevolezza sull'importanza dei controlli, della partecipazione ai programmi di screening e dell'adozione di stili di vita corretti. Attraverso queste misure possiamo contribuire a ridurre l'incidenza dei tumori maschili". Il progetto, ha inoltre sottolineato il direttore generale della Prevenzione del ministero Francesco Vaia, ha anche l'obiettivo di "colmare il divario attualmente esistente tra i due sessi in tema di accesso alle misure di prevenzione". 

“Dopo il successo delle tredici edizioni del “Frecciarosa”, abbiamo deciso di avviare una campagna incentrata sul benessere maschile - sottolinea la prof.ssa Adriana Bonifacino, Presidente di Fondazione IncontraDonna -. La tutela della salute e la cultura della prevenzione sono concetti da preservare con impegno e dedizione, per questo grazie ai medici e al prezioso aiuto dei volontari e delle volontarie di Fondazione IncontraDonna saremo di nuovo a bordo treno per fornire consigli ed informazioni utili, incoraggiando e coinvolgendo le persone a essere più consapevoli su come ridurre il rischio di insorgenza di patologie oncologiche, soprattutto quelle genitourinarie”. “Consolidare e diffondere una cultura comune a favore della prevenzione oncologica è uno dei nostri obiettivi e oggi siamo particolarmente orgogliosi di vedere l’iniziativa “La prevenzione viaggia in treno” crescere e arricchirsi con una campagna dedicata alla prevenzione oncologica maschile. Questo nuovo progetto concretizza ancora una volta l’impegno di Trenitalia, e di tutto il Gruppo FS, nella sanità e nell’inclusione e ci dà l’opportunità di diffondere un approccio culturale basato sulla sensibilizzazione e promozione della prevenzione, fondamentale per uno stile di vita sano” dichiara Stefano Cuzzilla, Presidente di Trenitalia.

“Preservare la salute maschile nel nostro Paese è possibile - sottolineano Francesco Perrone (Presidente Nazionale AIOM) ed Emilio Bria (Coordinatore AIOM per il Lazio) -. Va ricordato che il 40% delle neoplasie è evitabile adottando alcuni comportamenti corretti, soprattutto dopo una certa età. Abbiamo deciso di dare il nostro contributo alla redazione del nuovo Vademecum perché una corretta informazione è il primo passo per contrastare il cancro e altre gravi malattie. Vi è poi la necessità di comunicare correttamente sull’incidenza dei tumori HPV-correlati. Il virus colpisce indistintamente, sia i maschi che le femmine, e può causare il cancro in diverse parti del corpo come il collo dell’utero, la vulva, la vagina, il pene, l’ano, la bocca e la faringe. Si calcola che un uomo abbia una probabilità cinque volte superiore di infettarsi e spesso non è consapevole di essere portatore del virus”.

“Vi è la tendenza, da parte della popolazione maschile, a sottovalutare l’importanza dei controlli con lo specialista - sostiene Andrea Tubaro, Ordinario di Urologia e Responsabile UOC di Urologia - Azienda Ospedaliera Sant’Andrea -. A livello urologico, la diagnosi precoce è importante per assicurare la guarigione da queste malattie che spesso non causano alcun sintomo e non danno segno di sé. Cure efficaci esistono e nuove terapie si aggiungono ogni anno ma la diagnosi precoce rimane un presupposto irrinunciabile”.

“Siamo a fianco della Fondazione IncontraDonna, che ha promosso questa iniziativa rivolta, per la prima volta, all’universo maschile. Iniziativa fondamentale perché spesso gli uomini, a differenza delle donne, pongono minore attenzione alla prevenzione. La prevenzione invece è fondamentale per una società più in salute e un sistema più sostenibile. L’industria farmaceutica è in prima linea con azioni concrete e con progetti innovativi per sviluppare una “cultura della Salute”, e le aziende sono sempre più impegnate nella R&S. Sono infatti quasi 23.000 i farmaci in sviluppo nel mondo nel 2023, per il 40% riguardanti patologie tumorali”, conclude Enrica Giorgetti, direttore generale Farmindustria.

(GUARDA LA VIDEO-INTERVISTA A CESARE BOCCI E ADRIANA BONIFACINO NELLA SEZIONE 'LE INTERVISTE')

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