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Torna a crescere il personale nel Servizio sanitario nazionale

Rispetto al 2021 +1,3%,medici e pediatri di famiglia più giovani

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 10 APR - Nel 2022 il personale in forze al servizio sanitario nazionale è aumentato di 8.036 unità rispetto all'anno precedente, con un incremento dell'1,3%. Nel complesso, sono poco più di 625 mila i dipendenti del servizio sanitario: tra questi, 101.827 medici e 268.013 infermieri. Rispetto al periodo pre-pandemia, il personale complessivo risulta leggermente aumentato, è stabile il numero di medici mentre quello di infermieri è cresciuto di oltre 10 mila unità. Sono i dati che si evincono dall'ultima edizione dell'Annuario statistico del Servizio Sanitario Nazionale pubblicata dal ministero della Salute.
    Il rapporto fotografa la difficoltà del personale medico sul territorio. I 39.366 medici di medicina generale seguono in media 1.324 pazienti ciascuno, un livello di poco inferiore al limite di 1.500 assistiti fissato dalla convenzione. Tuttavia, la cifra nasconde un'ampia variabilità: si va dai 1.589 assistiti per medico della Lombardia, dove oltre il 70% dei dottori ha più di 1.500 pazienti, ai 1.090 del Molise.
    Non dissimile la situazione dei pediatri: il carico medio di pazienti per ogni medico è di 993 bambini (rispetto agli 800 fissati dal contratto), con una forbice che va dagli 863 bambini per pediatra della Toscana ai 1.281 del Piemonte.
    Tra i trend individuati dal report, la crescita dei giovani medici di medicina generale e pediatri: i medici di famiglia con meno di 6 anni di anzianità di laurea sono aumenti del 65,5% rispetto al 2021 e di ben 10 volte rispetto al 2009, mentre i pediatri di libera scelta con meno di 2 anni di anzianità di specializzazione sono cresciuti del 70% rispetto al 2021.
    Tuttavia, oltre il 70% continua ad avere oltre 27 anni di anzianità di laurea.
    Nel 2022 si contano anche 10.671 medici di guardia medica dislocati in 2.831 postazioni, pari a 18 medici ogni 100.000 abitanti. Forti, anche in questo caso, le differenze territoriali: si va dai 44 medici per 100 mila abitanti della Basilicata ai 3 del Friuli Venezia-Giulia e Valle d'Aosta.
    (ANSA).
   

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