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Tumori:al Gemelli nuovo Ambulatorio di radioterapia avanzata

Valuterà e seguirà i pazienti trattabili con Adroterapia

Al Gemelli un nuovo ambulatorio

Redazione Ansa

Verrà creato al Policlinico Gemelli di Roma, entro giugno, un nuovo ambulatorio sull'adroterapia, terapia oncologica avanzata per il trattamento dei tumori non operabili e resistenti alla radioterapia. E' questo il frutto di un accordo siglato tra Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS e Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica (CNAO) di Pavia, ad oggi l'unico centro italiano a erogare tale trattamento.
    L'adroterapia è una forma avanzata di radioterapia che, al posto dei raggi X, utilizza fasci di protoni e ioni carbonio in grado di colpire il tumore con grande efficacia, maggiore risparmio dei tessuti sani circostanti e riduzione notevole degli effetti collaterali. E' indicata in alcune forme di tumore non operabili o resistenti alla radioterapia tradizionale, come quelli del tronco encefalico e del midollo spinale, i sarcomi del distretto cervico-cefalico, osteosarcomi resistenti, melanoma oculare, tumori solidi pediatrici. Il CNAO è uno dei soli 6 centri al mondo in grado di erogare tale trattamento e, grazie al nuovo accordo, collaborerà con il Gemelli per la formazione di medici e fisici medici che lavoreranno all'interno dell'ambulatorio sull'adroterapia presso il policlinico romano.
    I pazienti del Centro-Sud Italia potranno quindi essere valutati e seguiti da un'equipe di esperti, a cui spetterà il compito di indicare quando è necessaria l'adroterapia: nei casi selezionati il trattamento verrà erogato al CNAO di Pavia. Questo accordo, commenta Marco Elefanti, direttore generale del Policlinico Universitario, sarà anche la base per progettare ricerche "sulle moderne biotecnologie, integrate con le conoscenze molecolari e omiche, che contraddistinguono la moderna oncologia in un contesto di reti territoriali di eccellenza". L'accordo, aggiunge Gianluca Vago, presidente del CNAO, "garantirà un approccio multidisciplinare tra esperti, rendendo così virtuoso e puntuale il meccanismo di accesso dei pazienti elettivi al trattamento adroterapico", fino ad oggi utilizzato "su più di 2200 pazienti con tumori rari".
   

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