Diabete

I nati prematuri hanno maggior rischio di diabete 1 e 2

Aumentare consapevolezza nei genitori per migliorare prevenzione

prematuri

Redazione Ansa

I bimbi nati pretermine hanno un maggiore rischio di sviluppare diabete di tipo 1 e 2 nel corso della vita. A indicarlo è uno studio pubblicato su Diabetologia, rivista della European Association for the Study of Diabetes (EASD).
    Su definisce parto pretermine o prematuro quello il cui travaglio ha luogo tra la 22/ma e la 37/ma settimana di gestazione. Precedenti ricerche hanno associato una nascita prima delle 37 settimane a una maggiore resistenza all'insulina (ormone che regola la presenza degli zuccheri nel sangue), all'inizio della vita. Tuttavia, nessuno studio sulla popolazione ne aveva esaminato le possibili conseguenze nell'infanzia e l'inizio dell'età adulta. Il nuovo studio di coorte ha preso in esame i dati di 4.193.069 nati in Svezia dal 1973 al 2014. Complessivamente, nell'arco di un periodo medio di follow up di circa 22 anni, sono state identificate 27.512 persone (0,7%) con diabete di tipo 1 e 5525 (0,1%) con diabete di tipo 2. L'età gestazionale alla nascita era inversamente associata al rischio di aver diagnosticata la malattia durante l'infanzia, l'adolescenza e l'inizio dell'età adulta. Inoltre, l'associazione era solo parzialmente spiegabile da fattori genetici o ambientali condivisi nelle famiglie. Bambini e adulti nati pretermine, concludono i ricercatori della Lund University di Malmö e della Icahn School of Medicine at Mount Sinai di New York, "potrebbero aver bisogno di una valutazione preventiva precoce e di un monitoraggio a lungo termine del diabete". Questo studio, osserva Paolo Pozzilli, professore ordinario di Endocrinologia all'Università Campus Bio-Medico di Roma, "è molto significativo perché condotto su una larghissima popolazione. Il messaggio importante è che la prevenzione del diabete deve iniziare sin da prima della nascita, riducendo i fattori di rischio delle nascite pretermine, tra cui l'abuso di fumo e alcol da parte della madre". Sul piano pratico, inoltre, aggiunge Pozzili, membro della Società Italiana di Diabetologia (Sid), "i risultati indicano che i genitori di figli nati pretermine dovrebbero essere informati di tale rischio e quindi andrebbero implementate, a tale fine, misure educative rivolte alla prevenzione di queste due forme di diabete, come una sana alimentazione e una regolare attività fisica, tali da evitare il sovrappeso e obesità nell'adolescenza". 

Leggi l'articolo completo su ANSA.it