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Emicrania, esami inutili e farmaci sbagliati per tanti pazienti

A pochi vengono prescritti i nuovi farmaci che riducono attacchi

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 22 SET - Peregrinazioni tra regioni, esami inutili per 9 pazienti cronici su 10 e abuso di antidolorifici, c'è chi ne assume anche 350 in un mese: è l'odissea cui spesso sono costretti i pazienti emicranici, infatti ancora pochi sono quelli cui sono prescritti i nuovi farmaci che riducono frequenza e intensità degli attacchi. E' emerso durante l'evento "Emicrania: nuove prospettive per il paziente tra innovazione, ricerca e opportunità normative", organizzato da Lundbeck Italia a Roma.
    "Si tratta di una patologia molto seria - spiega il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio Antonio Aurigemma - che, se cronica può creare pesanti disagi. Faremo il possibile, come Regione, per dare il massimo supporto e sostegno su questa delicata tematica, al fine di adottare misure adeguate alle esigenze delle persone che soffrono di emicrania".
    "L'emicrania è una patologia diffusa, invalidante e sottostimata - spiga Luciano Ciocchetti, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera - che la politica non può che intervenire in modo forte e immediato. Le nuove opportunità terapeutiche sono una grande chance di recuperare, con una presa in carico immediata del paziente. Ricordiamo che questa patologia che implica, anche perché colpisce soprattutto le donne, costi sociali altissimi. È dunque fondamentale attivare adesso i decreti attuativi della legge che tutela i pazienti e fare in modo che le terapie e le cure arrivino su tutto il territorio nazionale, senza odiose disparità tra cittadini di serie A e di serie B".
    La Legge 81/2020, che prevede il riconoscimento della cefalea primaria come malattia socialie invalidante, avrebbe dovuto rappresentare il punto di partenza per la gestione della patologia ma, a distanza di tre anni, c'è ancora molta strada da fare. "Pochi mesi fa - spiega Guerino Testa, componente e segretario della VI Commissione (Finanze) della Camera dei Deputati - è stato emanato il primo decreto delegato legislativo per dare seguito alla legge del 2020 ed è importante che sia stato dato mandato alle regioni a presentare progetti innovativi molto caratterizzanti in grado di migliorare la vita dei pazienti e delle famiglie". (ANSA).
   

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