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Bibite analcoliche, -24 mila tonnellate di zucchero in tre anni

Assobibe, risultato frutto di un percorso delle imprese aderenti

Redazione Ansa

(ANSA) - ROMA, 16 NOV - Lo zucchero immesso in consumo in Italia nel periodo 2020-2022 dal settore dei soft drink si è ridotto di un ulteriore 13%, con una contrazione di 24mila tonnellate. Lo rende noto Assobibe, associazione di Confindustria che rappresenta i produttori di bibite analcoliche in Italia. Il risultato supera del 30% l'obiettivo fissato da Assobibe e dal ministero della Salute con l'ultimo Protocollo siglato nel 2021 e che rappresenta - riporta una nota - l'ultima tappa di un viaggio che dal 2008 ad oggi ha portato al taglio del 41% dello zucchero immesso in consumo attraverso le bibite analcoliche.
    L'andamento, registrato e contenuto in uno studio dal titolo "Il mercato dei soft drinks in Italia: impatto della categoria sull'offerta calorica" condotto da Nomisma per Assobibe, evidenzia come nel periodo in oggetto siano cresciute sia le vendite delle bevande sugar free a scapito di quelle zuccherate (+16%) sia l'offerta di bevande con un minor contenuto di zucchero grazie agli investimenti realizzati dalle aziende produttrici nella riformulazione delle ricette (+8%).
    L'associazione di produttori di bibite analcoliche segnala inoltre che secondo una ricerca di Euromedia Research per Assobibe del maggio scorso 9 italiani su 10 (87,4% degli intervistati e il 72% nella fascia d'età 18-30) si dichiarano soddisfatti della varietà di bevande analcoliche presenti sul mercato, oltre 7 italiani su 10 sono soddisfatti dell'offerta delle bevande "zero" (es. senza zucchero, caffeina, teina) che secondo il 64,4% degli intervistati hanno contribuito ad un consumo maggiormente consapevole rispetto all'apporto calorico.
    "Questi risultati - afferma Giangiacomo Pierini, presidente di Assobibe - sono il frutto di un percorso che le imprese aderenti ad Assobibe hanno intrapreso da anni con più Protocolli di intesa siglati con il ministero della Salute, come conferma della volontà del settore di contribuire responsabilmente a contrastare gli effetti di un consumo eccessivo di zuccheri, favorire la moderazione e diffondere stili di vita più salutari". (ANSA).
   

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