La Food and Drugs Administration (Fda) americana ha approvato la prima pillola per la depressione postparto. Il farmaco funziona più velocemente degli altri antidepressivi e va usato solo per due settimane. Zurzuvae, dei Sage Therapeutics Laboratories, è "il primo farmaco orale a essere indicato per il trattamento della depressione postpartum negli adulti", ha affermato l'Fda in un comunicato. Shock fisico e psicologico che può durare diversi mesi, la depressione postpartum è una "situazione grave e potenzialmente fatale durante la quale le donne provano tristezza, un senso di colpa e di inutilità", ricorda Tiffany Farchione, responsabile in psichiatria presso l'Fda.
Ogni anno circa mezzo milione di donne americane soffrono di depressione postpartum. "Avere accesso a farmaci per via orale sarà un'opzione vantaggiosa per molte di queste donne che hanno a che fare con sentimenti estremi e talvolta anche pericolosi per la vita", compresi i pensieri suicidi, aggiunge la Farchione. Secondo due studi in doppio cieco citati dall'Fda, i pazienti che hanno ricevuto Zurzuvae "hanno mostrato miglioramenti molto superiori nei loro sintomi rispetto a quelli del gruppo placebo".
Per gli psichiatri strumento importante ma dovrà valutarlo l'Ema
Il farmaco orale per la depressione post partum, che ha ottenuto l'approvazione dell'autorità statunitense per i farmaci Fda, "rappresenta un'importante novità ed un importante strumento di intervento, con aspetti innovativi quali la rapidità d'azione, ma dovrà essere ancora valutato dall'Agenzia europea dei medicinali Ema e dovrà essere prodotta una ulteriore documentazione scientifica al di là degli interessanti studi già pubblicati". Lo afferma all'ANSA la presidente della Società italiana di psichiatria (Sip), Emi Bondi.
Questo, spiega Bondi, "è un farmaco a base di ormoni e l'ipotesi che gli ormoni potessero agire sulla depressione è presente da diversi anni, e già nel 2019 la Fda aveva approvato un altro farmaco, sempre un derivato del progesterone, che però andava somministrato via endovena ed aveva un costo notevole, pur avendo dimostrato la sua efficacia. Progressivamente il suo uso è stato quindi ridotto".
L'innovazione di questo nuovo medicinale, invece, sottolinea la presidente Sip, "è che si presenta in una versione in pillole e quindi più facilmente utilizzabile. Inoltre, ha una risposta rapida e va assunto per 14 giorni: la risposta è visibile già al terzo giorno di somministrazione, mentre usando gli antidepressivi serotoninergici che si usano oggi nella depressione post partum, dobbiamo aspettare dai 15 ai 20 giorni per avere un effetto".
Colpite da depressione post partum il 10% delle neomamme
Il nuovo farmaco (zuranolone), chiarisce la psichiatra, "è un neurosteroide, ovvero un ormone che agisce a livello neurologico e rappresenta la versione sintetica di un metabolita del progesterone che è il responsabile degli effetti psichici del progesterone. Il dato su cui ci si basa è che nella gravidanza vi è un aumento degli ormoni progesterone ed estrogeni anche del 10%, con un crollo nel post partum. Sembra che il calo di questi ormoni possa proprio essere alla base, nei soggetti predisposti, dell'insorgenza della depressione post partum".
Questa, ricorda, "è una malattia molto importante che colpisce il 10% delle donne che partoriscono e che nelle forme gravi può portare anche ad atti estremi di suicidio o infanticidio. Anche nelle forme meno gravi resta tuttavia una patologia importante per la donna e per la relazione mamma-bambino che - conclude - risulta essere fortemente compromessa".
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