"In relazione agli studi fatti sul rapporto tra invecchiamento,
neoplasie in generale e consumo di prodotti animali, ci si è
resi conto che tutto ciò ha portato ad una sorta di deriva
veganiana: è diventata un'ossessione per molte persone andare
alla ricerca solo di cibi vegetali, di cibi biologici, di cibi
che non contengano alcun prodotto industriale".
Parla così lo specialista Ezio Camillo Di Flaviano, primario
del reparto di Riabilitazione alimentare del Policlinico di
Abano Terme (Padova), della presenza di nuovi disturbi come
l'ortoressia, ovvero la sindrome caratterizzata dall'ossessione
di un'alimentazione sana. Oltre ai sofferenti di bulimia e
anoressia, ora ci sono anche gli ortoressici. "Non dimentichiamo
che la vita media qualche anno fa era molto più bassa di adesso.
È vero che aumentano anche le malattie dell'anziano. Questa
pressione che c'è stata al pericolo dei cibi che possono essere
la carne e i derivati del latte e i formaggi, ha portato un po'
alcune persone ad ossessionarsi a questo pericolo e a sviluppare
una nuova forma di disturbi alimentari, parliamo di disturbi
ortoressici - ha spiegato Di Flaviano - cioè della paura, della
preoccupazione che queste persone hanno di assumere cibi non
biologici, quindi la ricerca continua, l'investimento anche
economico nell'arco della giornata per individuare solo prodotti
biologici, quindi un'analisi dettagliata, scrupolosa, ossessiva
delle etichette, una spesa anche a volte economica superiore
alle possibilità pur di poter consumare solo cibo bio". Questo
nuovo disturbo alimentare, secondo l'esperto, "sembra molto
diffuso, soprattutto in alcune aree geografiche e si
attesterebbe intorno al 15 per cento dei disturbi alimentari in
generale, per esempio in aree come Firenze, Roma, Milano, cioè
nelle grandi città dove sicuramente la paura dell'inquinamento è
maggiore che nella provincia italiana".
Ortoressia, nuovo disturbo da paura di cibi industriali
Esperto, ossessione che ha portato a deriva veganiana