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Alfa Romeo Tonale, ecco come nasce a Pomigliano

Redazione Ansa

Uno stabilimento storico (è nato nel 1972) e diventato negli anni una delle eccellenze industriali prima di Fca e poi di Stellantis, tanto da avere conquistato una lunga serie di premi e certificazioni tra cui nel 2013 della Medaglia d'Oro Word Class Manufacturing (WCM). Fra alcuni mesi sarà a tutti gli effetti la 'Casa di Tonale', cioè la fabbrica da cui con cadenza via via sempre più stretta - da 40 a 45 mila esemplari all'anno - uscirà il nuovo c-suv premium del Biscione. Il programma, le sfide, gli obiettivi sono stati illustrati oggi da Jean Philippe Imparato, Ceo della marca Alfa Romeo, che ha accompagnato gli ospiti della stampa nazionale nella visita a quello che è battezzato da tempo Stabilimento Giambattista Vico. Con l'arrivo di Tonale su una seconda linea, in aggiunta a quella della Fiat Panda . si tratta di un impegno all'altezza del prodotto e dei programmi che Stellantis ha varato per Alfa Romeo, cioè essere - come ha detto oggi Alessio Leonardi, il manager che lo guida dal 2019 - un 'premium plant for premium products'. Sviluppato su un'area complessiva di 2,214 milioni di metri quadri, di cui oltre 536mila coperti, lo stabilimento di Pomigliano d'Arco comprende le due linee di assemblaggio di Alfa Romeo Tonale e Fiat Panda, il reparto presse per la fabbricazione delle lamiere, il reparto assemblaggio e saldatura e il reparto verniciatura. A questi si aggiungono una sezione per le plastiche, il parco fornitori e la pista dove ogni esemplare Tonale viene collaudato al 100%. Con il lancio della nuova Alfa Romeo Tonale, è stata realizzata una nuova linea di montaggio dedicata, con tecnologie d'avanguardia e livelli di automazione senza precedenti. Il sito produttivo Giambattista Vico compie un ulteriore passo in avanti in termini di tecnologia, competenze e qualità senza compromessi. L'attitudine alla qualità è un aspetto imprescindibile, applicato in tutte le fasi del processo di produzione. Lo stabilimento era nato nel 1972 per la produzione dell'Alfasud. Complessivamente dalle sue linee sono usciti più di 5 milioni di autoveicoli fino ad arrivare, oggi, a una delle realtà produttive più avanzate nel mondo automotive. Nell'ultimo decennio, la fabbrica ha vissuto una totale riorganizzazione che, grazie all'applicazione delle più efficaci metodologie di fabbricazione, ha dato il via al processo di miglioramento continuo. Tutto è pronto, soprattutto sul fronte dei meticolosi controlli sulla qualità e sui processi. Si partirà con la produzione in serie in maggio nell'ambito di un preciso programma di lancio 'globale' che inizierà nella prima settimana di giugno con i cinque più importanti mercati europei e proseguirà progressivamente per sei mesi per raggiungere 31 Paesi in totale. "Per ultimo raggiungeremo il mercato degli Stati Uniti - ha precisato Imparato - e lo faremo con Tonale Model Year 2023". La progressione della produzione, quella che gli addetti ai lavori chiamano 'ramp up', e che prevede l'inizio della fabbricazione in serie a maggio "con il livello giusto per soddisfare i primi mercati con 2 auto per ogni concessionaria - ha detto Imparato - e poi aumentare la cadenza". Il debutto di Tonale avverrà prima con i motori Mhev 130 e 160 Cv, poi seguiranno la diesel e fine anno il plug-in hbryd 275 Cv. "Siamo nelle condizioni di produrre 40-45 mila Tonale all'anno - ha sottolineato Imparato - ma se servirà potremo salire oltre questo livello che è totalmente profittevole". L'obiettivo per il 2022, ha detto il Ceo di Alfa Romeo, è attorno alle 20mila unità. Ma non è tutto. Sullo slancio di Tonale, che ha il compito di rivitalizzare già dal secondo semestre del 2002 l'andamento commerciale di Alfa Romeo, nei prossimi anni ci saranno importante aggiunte nella gamma del Biscione, Come ha anticipato Imparato ci saranno un B-Suv che sarà Mhev e successivamente Bev, programmato per essere presentato a fine 2023 per essere commercializzato l'anno successivo. E una ulteriore importante novità sarà rappresentata da un modello più grande, un E-Suv - con le qualità per rivaleggiare con i tradizionali brand premium - che sarà completamente elettrico e che arriverà nel 2027. "La decisione è stata presa - ha sottolineato Imparato parlando di quest'ultimo modello di grandi dimensioni - perché è indispensabile per una strategia globale, come quella di Alfa Romeo che punta ad essere premium leader nelle tre aree principali per queste auto, cioè Europa, Stati Uniti e Asia".

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