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Intelligent Speed Assist, caos dei segnali lo manda in crisi

Test Quattruote per dispositivo obbligatorio che limita velocità

Intelligent Speed Assist, caos dei segnali lo manda in crisi

Redazione Ansa

 Si chiama Intelligent Speed Assist (Isa) ed è un sistema di rilevamento automatico del limiti di velocità e di intervento sul guidatore e sul veicolo che dal prossimo luglio diventerà una presenza obbligatoria sulle auto di nuova immatricolazione.
    Una inchiesta realizzata da Quattroruote e pubblicata sul fascicolo di febbraio del mensile dimostra però che la tecnologia deve confrontarsi con un diffuso caos nella segnaletica che mette in crisi le telecamere delle vetture e quindi i sistemi di controllo intelligente dei limiti.
    Utilizzando sei diversi modelli di auto già equipaggiate nel sistema Isa su un circuito di 40 chilometri composto da strade aperte al traffico di 40 chilometri - e con situazioni viarie differenziate come tangenziali, superstrade, strade comunali extraurbane, centri abitati - il test ha evidenziato in molte situazioni la corretta lettura dei cartelli con i limiti ma hanno commesso anche clamorosi errori.
    Sommando i risultati ottenuti con tutte e sei le vetture dotate di Isa Quattroruote ha registrato 28 errori in 40 chilometri, un dato che mette in dubbio l'effettiva maturità della tecnologia di questi dispositivi di rilevamento dei limiti di velocità.
    Va sottolineato al riguardo che, in caso di superamento del limite Isa emette un forte avviso acustico (simile a quello delle cinture) e per chi non rallenta un successivo intervento automatico sulla velocità dell'auto.
    Dall'inchiesta emerge uno stato disastroso della segnaletica italiana. Sul percorso di prova (di 40 km) sono state infatti contate - scrive Quattroruote - 32 variazioni di velocità: in media, un segnale ogni 1.265 metri.
    In alcuni tratti, però, la 'densità' delle segnalazioni è stata anche superiore arrivando a 4 cartelli con limiti diversi in poche centinaia di metri, e per di pià senza giustificazioni apparenti. A questo si aggiungono cartelli storti, rovinati e a volte coperti da altri pannelli ma anche limiti molto bassi in corrispondenza di cantieri lasciati sul posto anche a lavori ultimati.  
   

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