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Sicurezza stradale, europei troppo distratti al volante

Dal telefono all'aggressività. Comportamenti a rischio su strada

Sicurezza stradale, europei troppo distratti al volante

Redazione Ansa

Le distrazioni al volante continuano a minacciare la sicurezza sulle strade. Il dato è quello che emerge da una ricerca firmata dalla Fondazione VINCI Autoroutes che ha di recente pubblicato i risultati del dodicesimo 'Barometro della Guida Responsabile', in base al quale l'84% degli automobilisti riconosce di distogliere gli occhi dalla strada per più di due secondi e il 67% ha momenti di distrazione al volante.
    Realizzata da Ipsos su 12.400 persone in 11 paesi europei, questa vasta indagine annuale fornisce una panoramica dei comportamenti degli europei al volante e permette di seguire l'evoluzione dei comportamenti a rischio e delle buone pratiche per contribuire a orientare meglio i messaggi di prevenzione in Italia e nell'Ue.
    L'84% dei conducenti europei ammette di distogliere lo sguardo dalla strada per più di 2 secondi, cioè l'equivalente, a 130 km/h, di almeno 72 metri percorsi 'alla cieca'. Il 53% riconosce che gli capita di prestare meno attenzione alla guida e di vagare con la mente. Il 75% degli europei usa lo smartphone al volante in vari modi, compreso il GPS. Il 66% se ne serve per telefonare (il 42% regolarmente) con un sistema Bluetooth (55%), con cuffie o auricolari (32% e 44%) o tenendo in mano l'apparecchio (26%). Il 25% degli intervistati usa il telefono per leggere o inviare SMS, di cui il 44% è under 35.
    Dalla ricerca emerge anche che la sonnolenza è un rischio sottovalutato. Il 42% dei conducenti europei continua a guidare anche se si sente molto stanco, perché è obbligato a farlo, mentre il 39% ritiene di guidare altrettanto bene, o addirittura meglio, quando è stanco. Il 42% non si ferma mai per fare un sonnellino durante un lungo viaggio, mentre il 14% ha già avuto, o rischiato di avere, un incidente dovuto alla sonnolenza.
    Quasi tutti pensano di essere responsabili alla guida, ma l'aggressività è un fenomeno comune. Il 97% valuta positivamente il proprio modo di guidare (il 95% sono italiani) e il 52% riconosce che gli capita di insultare gli altri. Il 22% ammette di scendere dal proprio veicolo per discutere con un altro conducente, mentre l'84% dei guidatori europei ammette di aver avuto paura per il comportamento aggressivo di altri automobilisti.
   

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