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GM richiama altre 73.000 Bolt per rischio incendio batterie

Terza operazione 'sicurezza' che aggiunge un miliardo ai costi

Redazione Ansa

Ancora problemi per la Chevrolet Bolt, l'unica auto elettrica 100% made in Usa e prodotta da maestranze iscritte alla UAW (come richiesto dal presidente Biden) che è arrivata al terzo richiamo per rimediare al rischio d'incendio delle batterie.
    General Motors ha comunicato di aver informato i proprietari di 73.000 Bolt nelle versioni VE, EV e EUV della necessità di provvedere alla sostituzione delle batterie. In dettaglio si tratta di 9.335 unità della serie VE del 2019 (di cui 6.989 vendute negli Stati Uniti e 1.212 in Canada) e di 63.683 Chevrolet Bolt EV ed EUV del modello 2020-2022 (52.403 negli Stati Uniti e 9.019 in Canada).
    Il richiamo di questi giorni arriva dopo due analoghe operazioni avviate per le stesse ragioni nel novembre 2020 e nel luglio 2021 e aggiungerà al costo che GM ha già sostenuto per eliminare il rischio di incendio un altro miliardo di dollari.
    "La sicurezza guida ogni decisione che prendiamo in GM - ha dichiarato in una nota Doug Parks, vicepresidente esecutivo del Gruppo di Detroit - e come azienda leader nella transizione verso un futuro completamente elettrico, sappiamo che costruire e mantenere la fiducia è essenziale".

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