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Pioggia, fango e allagamenti: come fare per non rischiare

Consigli della Associazione Sostenitori e Amici Polizia Stradale

Pioggia, fango e allagamenti: come fare per non rischiare

Redazione Ansa

L'intensità dei temporali estivi e la conseguente pericolosità dei fenomeni ad essi collegati, come allagamenti dei sottopassi e delle aree di parcheggio, esondazioni, smottamenti e frane, devono spingere tutti gli utenti della strada ad assumere un comportamento molto prudenziale e finalizzato al rispetto di regole che possono fare la differenza in caso di eventi di rilevante pericolo.
    Prima di iniziare un viaggio - consiglia l'Associazione Sostenitori e Amici Polizia Stradale (Asaps) di Forlì - è opportuno controllare con attenzione le previsioni del tempo, in particolare quelle che si riferiscono alle zone verso le quali ci si dirige. Ed è inoltre consigliabile aggiornare di frequente le informazioni, attraverso le App più diffuse o - se si è al volante - ascoltando le stazioni radio che forniscono notizie in tempo reale sullo stato del traffico e delle strade.
    Con asfalto bagnato e pioggia gli spazi di frenata si allungano ed è indispensabile raddoppiare la normale distanza di sicurezza dai veicoli che ci precedono - sottolinea l'Asaps - e tenere sempre i fari anabbaglianti accesi (non dunque le sole luci diurne) e, in caso di rallentamento, attivare le 4 luci intermittenti per richiamare l'attenzione di chi è dietro. I rallentamenti non devono mai essere bruschi proprio per non innescare tamponamenti o altre situazioni di pericolo.
    Occorre sempre diminuire la velocità, moderandola particolarmente in presenza di tratti di strada in cui l'acqua ristagna, prestando attenzione ai fenomeni di aquaplaning che si possono verificare sulle pozze affrontate ad andatura eccessiva.
    E l'attenzione va raddoppiata quando si percorrono strade costeggiate da alture o - peggio - terrapieni e pareti rocciose, perché con il maltempo si può verificare la caduta di massi anche di grosse dimensioni.
    Se si viaggia in zone ad alto e possibile imminente rischio - ribadisce l'Asaps - è opportuno interrompere il viaggio fino al miglioramento della situazione. Ci si deve fermare in condizioni di assoluta sicurezza, lontano dai ponti, dai cavalcavia (una brutta e diffusa abitudine) e dalla prossimità dei fiumi e delle aree golenali.
    Bisogna anche evitare di rimanere in sosta isolati o incolonnati su strade che sono sovrastate da scarpate particolarmente rischiose o in vicinanza di fossi che passano sotto la sede stradale. E perfino dove si sono formate cascatelle d'acqua di fianco alla strada o esondazioni apparentemente irrilevanti, perché la situazione - oggetto magari di una foto con lo smartphone - può cambiare in modo rapidissimo e diventare davvero tragica.
    Un cenno infine alla dotazione di bordo: il giubbetto riflettente deve essere sempre tenuto a portata di mano e non nel bagagliaio. Bisogna anche guidare con calzature adeguate (mai con le ciabattine da mare) e avere al seguito una torcia elettrica (funzionante), una fune robusta e lunga almeno 5-6 metri. Infine curare di avere il cellulare sempre carico per chiamare i numeri di emergenza 115 Vigili del Fuoco, 112 NUE, 113 Polizia e - in caso di problemi sanitari - il 118.

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