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Mini Pacesetter, l'elettrica in pista è safety car

Debutto il 10 aprile a Roma per Mondiale Formula E

Mini Pacesetter, l'elettrica in pista è safety car

Redazione Ansa

Ispirata alla Mini John Cooper Works, la Mini Electric Pacesetter scende in pista come Safety Car. La vettura, creata partendo dalla nuova Cooper SE come parte di una collaborazione tra Mini Design, BMW Motorsport, la FIA e la Formula E, sarà infatti l'auto di sicurezza della serie di gare dell'ABB FIA Formula E World Championship. Gli esterni della Electric Pacesetter ispirati al modello John Cooper Works sono stati costruiti appositamente per la pista e rappresentano l'interpretazione di una Mini ad alimentazione completamente elettrica. "Il design è un'eccitante simbiosi di precisione tecnica ed emozione - ha spiegato Oliver Heilmer, Head of MINI Design - dove la funzione detta la forma e molti elementi di design sono stati modellati sulla base di considerazioni tecniche. Per esempio, abbiamo lavorato a stretto contatto con i nostri colleghi di BMW Motorsport per sviluppare la forma dei passaruota e delle grembialature anteriori e posteriori, e il programma di ottimizzazione per queste ultime ha incluso misure di risparmio del peso. Questo linguaggio di design visivamente sorprendente e tecnicamente preciso dona all'auto la sua aura pervasiva di coinvolgimento emotivo ed eccitazione". Nella parte anteriore della vettura, i classici tratti del brand come i fari circolari e la griglia esagonale del radiatore creano il volto familiare e facilmente riconoscibile di Mini. Allo stesso tempo, gli elementi caratteristici John Cooper Works, come i passaruota adattati alla carreggiata della vettura e la profonda grembialatura anteriore con ulteriori splitter anteriori a sinistra e a destra, migliorano l'aspetto sportivo del frontale.
   

Le luci bianche lampeggianti della Safety Car sono integrate nel cofano motore. Le caratteristiche strisce del cofano motore MINI si estendono oltre il tetto fino alla parte posteriore.
    L'interno è ridotto all'essenziale e rimangono solo i sedili anteriori. L'area del guidatore consiste in un sedile certificato con cintura a sei punti approvata sia per le corse che per l'uso su strada, un volante con assorbitore d'urto in fibra di carbonio dal design minimalista e un quadro strumenti digitale. Il display informativo centrale lascia qui il posto a una copertura in fibra di carbonio per ridurre ulteriormente il peso. La console centrale ospita la leva del cambio, il freno a mano e i controlli per le luci di segnalazione necessarie. I pannelli delle porte in fibra di carbonio, con finestrini e apriporta, contengono cinghie di tessuto per facilitare la chiusura delle porte. Un'altra caratteristica centrale dell'interno è il roll cage saldato, che massimizza la sicurezza. Il sistema di propulsione, anch'esso basato su quello della Cooper SE, produce 135 kW e 280 Nm, che permette alla Electric Pacesetter di accelerare da 0-100 km/h (62 mph) in 6,7 secondi (modello standard: 7,3 s) e da 0-60 km/h in 3,6 secondi (modello standard: 3,9 s). Ancora più importanti per una Safety Car, però, sono le cifre a medio raggio. Qui, la Mini Electric Pacesetter sfrutta fino in fondo la coppia corposa del suo sistema di propulsione elettrica con trasmissione a velocità singola, raggiungendo 80-120 km/h (75 mph) in 4,3 secondi (modello standard: 4,6 s). La Mini Electric Pacesetter entrerà in azione per la prima volta a Roma il 10 aprile 2021 in occasione del secondo evento (Gara 3) della stagione 2021 della Formula E.
   

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