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Renault: Luca De Meo nominato direttore generale

Nomina effettiva dal primo luglio 2020

Renault: Luca De Meo nominato direttore generale

Redazione Ansa

Un italiano alla guida di Renault: il colosso automobilistico emblema della potenza industriale della Francia ha ratificato oggi la scelta di Luca De Meo come direttore generale dopo l'uscita di Thierry Bolloré lo scorso autunno. La nomina del milanese, 52 anni, ex pupillo di Sergio Marchionne, è stata confermata in occasione del Consiglio di amministrazione convocato nel primo pomeriggio a Boulogne-Billancourt, storica sede del gruppo alle porte di Parigi. Poliglotta, perfettamente francofono, Luca de Meo lascerà dunque la direzione di Seat (Gruppo Volkswagen) dopo cinque anni per tentare di rilanciare Renault nonché la sua alleanza con Nissan-Mitsubishi. Da circa un anno, il costruttore francese sconta una fase di crisi e turbolenze seguite alla caduta dell'ex numero uno Carlos Ghosn travolto dai guai giudiziari in Giappone. A causa di una clausola di non concorrenza siglata con Volkswagen-Seat, il supermanager, asso italiano dell'auto, dovrà aspettare il prossimo primo luglio, per prendere il nuovo incarico in Francia. A dicembre, il Cda si era già espresso a suo favore per sostituire il direttore generale Thierry Bolloré, che lasciò l'incarico lo scorso ottobre in seguito alla caduta di Ghosn. A spingere per la candidatura di De Meo, da dieci anni nel gruppo Volkswagen e da novembre 2015 presidente della casa spagnola Seat, che ha riportato in utile, è stato anche il presidente di Renault, Jean-Dominique Sénart. Dopo Air France, la cui guida è stata affidata al canadese, Ben Smith, anche un altro gruppo simbolo dell'economia transalpina opta quindi per un manager straniero, anche se in questo caso europeo e di casa ai quattro angoli del nostro continente. De Meo, che proprio in Renault aveva iniziato la sua carriera prima di passare in Toyota Italia e in Fca, è stato preferito a candidati francesi di peso come Patrick Koller, numero uno di Faurecia, e Clotilde Delbos, che dopo il licenziamento di Bolloré ha assunto l'incarico ad interim e da luglio diventerà vicedirettrice generale. De Meo ha oltre 25 anni di esperienza nel settore automotive, dove ha lavorato per 10 marchi appartenenti a quattro gruppi automobilistici, il primo del quale fu proprio Renault, ed ha partecipato al lancio di oltre 50 modelli. Diplomato Honoris causa in Business administration, parla cinque lingue e vanta importanti successi nel settore. Nel 2009, dopo varie esperienze tra cui quella in Toyota e Fiat, raggiunse il gruppo Volkswagen, prima della nomina al vertice di Seat, cinque anni fa. Dopo una lunga traversata nel deserto, il marchio spagnolo è ora in piena rinascita, anche grazie agli importanti investimenti realizzati durante la sua gestione. In passato, De Meo ha detto di dovere tantissimo a Marchionne: "ebbe il coraggio di dare fiducia a un giovane di 37 anni, lanciandomi nel mondo dell'alta dirigenza. Assegnarmi la responsabilità del marchio Fiat e della 500 fu una sua scommessa; da lì dipendeva tanto del futuro della Fiat". Ora tutte le speranze di Sénart, che non ha mai nascosto l'amarezza per la sfumata fusione con Fiat-Chrysler (Fca) lo scorso anno, per una strana ironia della sorte poi andata in porto con i concorrenti di Psa, sono riposte in lui.

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