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Cambio della guardia a PSA Italia, arriva Massimo Roserba

Il nuovo direttore generale subentra a Mornet che va in Cina

Massimo Roserba

Redazione Ansa

ROMA - Dal 22 febbraio alla guida di PSA Italia c'è Massimo Roserba. Il nuovo direttore generale è un pescarese cresciuto a Vasto, laureato all'Università ''Luigi Bocconi'' di Milano che ha alle spalle importanti esperienze internazionali. Proveniente da FCA, il dirigente quarantottenne è subentrato al vertice tricolore del gruppo al francese Olivier Mornet, trasferito in Cina per guidare la joint-venture Changan-PSA Automobile Company che produce veicoli DS per la Grande Muraglia. Roserba, che in Cina ha lavorato tre anni come Head of Fiat Brand e Product Marketing Director Fiat-Chrisler Group per i Paesi dell'area Asia Pacific, in qualità di direttore generale PSA Italia ha alle sue dirette dipendenze i tre brand manager nazionali dei marchi Peugeot, Citroen e DS. Sposato, papà di Emanuele ed Edoardo (4 e 6 anni), oltre che ''far correre'' le aziende che dirige ama lui stesso correre: recentemente ha partecipato alle maratone di Shaghai e Tokyo.

Sebbene sia da qualche mese a capo della filiale di un gruppo francese che ha come punta di diamante il nuovo marchio DS, simbolo del lusso e della raffinatezza transalpina in campo automobilistico, ama ''ancora vestire all'italiana''. Della sua esperienza lavorativa orientale conserva ottimi ricordi e dei cinesi apprezza ''la velocità con cui cambiano e la loro capacità nel capire e assegnare i ruoli giusti alle persone''.

Alla sua prima uscita di fronte alla stampa italiana Roserba ha chiarito: ''PSA in Europa si è rafforzata e con la strategia 'Back in the race' ha recuperato profittabilità. L'Europa è fondamentale per i nostri volumi ma delle 3 milioni di vetture vendute nel 2015 ne abbiamo consegnate 750.000 in Cina''. E la visione globale del gruppo è destinata ad allargarsi ''Con il nuovo piano '''Push to pass', annunciato in aprile da Tavares: entreremo in Nordamerica per 'performare' non per fare un viaggio turistico. L'Italia? Siamo nel G5 d'Europa, la Francia la fa da padrona perché gioca in casa ma noi siamo uno dei maggiori player sia in termini di volumi sia di redditività''.

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